Migliorare la salute del microbiota intestinale per migliorare… il sonno! Eh sì, perché il nostro intestino è collegato al nostro cervello e assumere probiotici per supportare i batteri buoni intestinali può aiutare a contrastare ansia, depressione e insonnia! Questo è quanto emerge da una ricerca scientifica pubblicata sulla rivista Nutrients da parte di un team coreano (Lee et al, Nutrients, 2021).
Microbiota e cervello
Il microbiota intestinale è l'insieme di batteri che popolano l'intestino. Una buona salute del microbiota non influenza solo la digestione ma, come risulta da ricerche, anche il cervello e la salute mentale. Infatti, un'alterazione nel microbiota potrebbe causare una risposta differente allo stress e provocare ansia, depressione e disturbi del sonno. I probiotici sono fermenti vivi capaci di superare la barriera intestinale e supportare il microbiota, andando ad arricchire la popolazione dei batteri cosiddetti buoni. Pertanto, è plausibile aspettarsi che l'assunzione di probiotici possa portare anche benefici per quanto riguarda l'umore e la qualità del sonno. Ad oggi, sono pochi gli studi che hanno esplorato questo aspetto. Ecco perché i ricercatori coreani hanno pensato di colmare questa lacuna.
L'esperimento
Gli scienziati hanno reclutato 156 adulti, tutti di età compresa tra 19 e 65 anni, con problemi di ansia e insonnia. I volontari sono stati divisi in due gruppi. Al primo gruppo è stato chiesto di assumere un preparato contenente due probiotici, il Lactobacillus reuteri e il Bifidobacterium adolescentis, ogni giorno per due mesi. Il secondo gruppo invece ha assunto, per lo stesso periodo di tempo, un placebo. All'inizio, durante e al termine dell'esperimento i ricercatori hanno sottoposto i partecipanti allo studio a test per valutare la qualità del sonno, il grado di ansia ed eventuali modifiche ad opera dei probiotici a livello del microbiota e del sangue.
I probiotici contrastano ansia e insonnia
Quello che è emerso è che i probiotici hanno effettivamente modificato il microbiota intestinale, favorendo lo sviluppo dei batteri buoni e contrastando quelli che potrebbero risultare più dannosi. Non solo, nel sangue dei volontari che avevano assunto i probiotici erano diminuiti gli indicatori dell'infiammazione, dimostrando che i probiotici sono stati capaci di contrastare i livelli di infiammazione cronica. E non è finita qua, al termine dell'esperimento il gruppo che ha assunto i probiotici ha visto ridurre i sintomi di depressione e ansia e migliorare la qualità del sonno, con una riduzione dell'insonnia.
Conclusioni
Quindi, quello che mangiamo ha effetti anche sull'umore e sulla qualità del sonno. Via libera quindi ai probiotici, assumendoli sia come integratori che come alimenti, per esempio mangiando yogurt che riportano in etichetta che contengono probiotici.
AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.