Più di 2 miliardi della popolazione mondiale è in sovrappeso o obesa, con conseguenze, sul lungo periodo, come diabete o pressione sanguigna alta. Un aiuto a contrastare un eccessivo aumento di peso corporeo potrebbe essere l’ora a cui ci sediamo a tavola per cenare. Questo è il risultato di un piccolo studio pubblicato pochi giorni fa sulla rivista Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism da parte di un team della Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora, USA (Gu et al, Jun 2020).
20 volontari, 10 uomini e 10 donne, sono stati divisi in due gruppi. Al primo gruppo è stato chiesto di cenare alle 6 di sera. Al secondo gruppo, invece, di cenare alle 10 di sera. La cena era la stessa per entrambi i gruppi. Poi, tutti i partecipanti dovevano andare a letto alle 11 di sera. Gli scienziati hanno tenuto monitorati i volontari, analizzando la loro glicemia, facendo una scansione del loro grasso corporeo e tracciando la loro attività e qualità del sonno. Quello che è emerso è che, a parità di calorie ingerite, nel gruppo che aveva mangiato alle 10 di sera i valori della glicemia erano più alti, in media del 18%, e la quantità di grassi bruciati inferiore, in media del 10%. Questi valori si riferiscono ad adulti sani e nel loro peso forma, i ricercatori si aspettano che in persone in sovrappeso o obese, il cui metabolismo è già alterato, questi sbilanciamenti siano maggiori.
Pertanto, mangiare tardi alla sera modifica il metabolismo notturno e questo, sul lungo periodo, potrebbe causare o aggravare l’obesità.