Da una certa età in poi il cervello smette di crescere… quante volte avremo sentito questa frase. Tuttavia, la realtà sembra un po’ diversa dal momento che, come emerge da una recente ricerca scientifica, il cervello continua a produrre nuovi neuroni per l’intera durata della vita! La ricerca è stata pubblicata da un team della Columbia University sulla rivista Cell Stem Cell (Boldrini et al, Cell Stem Cell, 2018).
Il cervello continua a creare neuroni
Fino ad ora l’argomento è stato molto dibattuto. Infatti, studi su animali hanno mostrato che nei ratti la produzione di neuroni diminuisce con l’età fino ad esaurirsi. Per quanto riguarda l’uomo, l’osservazione che l’ippocampo, l’area del cervello preposta alla memoria e all’apprendimento, continua a crescere durante l’età adulta è stata spiegata affermando che si tratta solo dei neuroni già presenti che diventano più estesi oppure dei vasi sanguigni che si allargano. La realtà invece è diversa, come hanno potuto appurare gli studiosi della Columbia University che, per la prima volta, hanno studiato il cervello creando un vasto database, unico nel suo genere, raccogliendo informazioni postmortem sulla struttura cerebrale e analizzando lo stato di salute mentale grazie a un vasto lavoro di indagine che ha portato gli scienziati a parlare con parenti e amici delle persone coinvolte per valutare un’eventuale presenza di problema neurologico al momento della morte. Quello che è emerso è che in tutte le persone, dai 14 ai 79 anni di età, se in salute, il cervello continua a produrre nuovi neuroni.
Come si spiega il rallentamento cognitivo legato all’età?
Ma allora come si spiega che con l’età la funzione cognitiva può andare incontro a rallentamenti? I ricercatori sono riusciti a spiegare anche questo. Non è il cervello che produce meno neuroni, ma vengono creati meno vasi sanguigni che portano ossigeno alle cellule e meno collegamenti tra i neuroni stessi.
Piccole azioni per la salute del cervello
Ora che è chiara la causa per cui il cervello invecchia, è anche possibile agire per contrastare i danni. Ma questo non avviene solo attraverso medicine. Infatti, come sottolinea la stessa dottoressa Maura Boldrini, a capo dello studio, una moderata attività fisica, una vita stimolante, per esempio mantenendo hobby e contatti sociali, e una dieta sana, varia ed equilibrata possono essere di aiuto a mantenere il cervello ben ossigenato e a creare sinapsi, che sono i collegamenti tra i neuroni.