Se soffri di colite, pancia gonfia, costipazione ma anche fegato grasso allora una buona scelta è quella di non farsi mancare i semi di lino. Infatti, questi semini agiscono da prebiotici, supportano la salute del microbiota intestinale e contrastano le infiammazioni intestinali e la steatosi epatica. Questo emerge da tre ricerche scientifiche, molto recenti, di cui parliamo oggi.
Semi di lino contro la colite
La prima ricerca scientifica è stata pubblicata sulla rivista International Journal of Clinical Practice da scienziati iraniani e si è occupata di analizzare il ruolo dei semi di lino in caso di infiammazione intestinale (Morshedzadeh et al, Int J Clin Pract, 2021). Gli scienziati hanno reclutato 90 volontari, tutti con una diagnosi di colite. I partecipanti allo studio sono stati divisi in tre gruppi. Per 12 settimane il primo gruppo ha assunto 30 grammi al giorno di semi di lino, il secondo gruppo 10 grammi al giorno di olio di lino e il terzo gruppo un placebo. Trascorso questo tempo, coloro che avevano assunto i semi di lino e l'olio di lino presentavano una significativa diminuzione dei sintomi della colite e un miglioramento importante della qualità di vita. Degno di nota il fatto che i risultati maggiori si sono osservati in coloro che avevano una forma di colite più severa.
I semi di lino alleviano la costipazione
Il secondo studio è stato pubblicato sulla rivista Journal of Multidisciplinary Healthcare da un gruppo di ricercatori cinesi (Ma et al, J Multidiscip Healthc, 2022). Lo studio ha dimostrato l'azione prebiotica dei semi di lino su un campione di 60 volontari, età media 68 anni e con problemi di costipazione. Ai volontari è stato chiesto di assumere per un mese 50 grammi di semi di lino al giorno. Ebbene, al termine dell'esperimento, in base ad analisi, è emerso che i semi di lino sono stati in grado di supportare il microbiota intestinale, aumentandone la diversità e favorendo i batteri buoni. Non solo, i semi di lino hanno saputo anche contrastare la costipazione e hanno migliorato la motilità intestinale.
Semi di lino e fegato grasso
Il terzo studio, pubblicato sulla rivista International Journal of Molecular Science, ha studiato gli effetti derivanti dall'assunzione di semi di lino in caso di fegato grasso non causato da abuso di alcolici ma dalla dieta ad alto contenuto di grassi (Yang et al, Int J Mol Sci, 2021). Il fegato grasso di per sé non dà sintomi ma in alcuni casi può evolvere nella steatoepatite, caratterizzata da infiammazione e cicatrizzazione dei tessuti del fegato, e cirrosi epatica. Per questo motivo occorre agire per contrastare l'infiammazione a carico del fegato, proprio come hanno dimostrato di fare i semi di lino, ma vediamo di capire meglio. La ricerca si è svolta in laboratorio su una popolazione di topi, tutti con fegato grasso derivante da una dieta ricca di grassi. Dopo un mese di assunzione di semi di lino è emerso che questi semini sono stati in grado di contrastare l'infiammazione a carico del fegato ed evitare che la steatosi epatica potesse trasformarsi in steatoepatite. Questa proprietà si riconduce alla capacità dei semi di lino di agire sul microbiota, supportandolo e promuovendo la crescita dei batteri buoni dall'azione antinfiammatoria.
Conclusioni
Oggi abbiamo visto tre ricerche scientifiche che dimostrano quanto sia importante introdurre i semi di lino nella propria alimentazione per proteggere microbiota, colon e fegato. Le dosi di semi di lino utilizzate nelle ricerche sono elevate, fino a 50 grammi, per ottenere il maggior numero di risultati in breve tempo. In realtà la dose sicura e raccomandata di semi di lino è di uno-due cucchiai di semi al giorno. I semi possono essere macinati con un macinino da caffè e aggiunti a yogurt o insalate. In alternativa, puoi versare un cucchiaio di semi di lino in un bicchiere di acqua e lasciarlo riposare tutta la notte. Il mattino dopo puoi bere l'acqua e usare i semi di lino, che nel frattempo avranno formato una mucillagine, in yogurt o frullati.