Un comune integratore a base di nicotinamide riboside, una forma di vitamina B3, e facilmente reperibile in commercio sembra aumentare il rischio di sviluppare tumori aggressivi e resistenti con metastasi. Questo è quanto emerge da una recentissima e importantissima ricerca scientifica di prossima pubblicazione sulla rivista Biosensors and Bioelectronics e sviluppata grazie alla collaborazione tra un team americano della University of Missouri e un team svizzero dell'Università di Losanna (Maric et al, Biosensors and Bioelectronics, Jan 2023).
Integratori, luci e ombre
Il consiglio degli esperti è sempre quello di assumere i nutrienti attraverso una dieta sana e varia. Tuttavia, a volte, è importante ricorrere a integratori. Per esempio, quando il nostro medico riscontra una carenza di una particolare vitamina o sale minerale, o quando ci troviamo ad affrontare un periodo molto stressante o siamo in convalescenza. Gli integratori possono aiutarci a rinforzare le difese ma anche a contrastare i processi di invecchiamento. Tuttavia, occorre sempre prestare attenzione, essere informati sulle ultime novità in campo scientifico ed evitare il fai da te, affidandosi al consiglio del proprio medico di fiducia. Infatti, a volte gli integratori possono anche rivelarsi dannosi. Basti pensare a quando si assumono vitamine o sali minerali senza una effettiva carenza o si seguono trattamenti eccessivi per lunghi periodi di tempo. A volte, invece, la scienza scopre possibili effetti collaterali di alcuni integratori che fino a quel momento non erano noti. Come è il caso degli integratori a base di nicotinamide riboside. Questi integratori si trovano facilmente in commercio e vengono descritti come supporto essenziale per rifornire di energia le cellule, aumentarne la vitalità, riparare i danni al DNA, migliorare le performance fisiche ma anche proteggere cuore e cervello. Ma, come vedremo, i risvolti possono essere molto gravi.
Noto integratore aumenta il rischio di tumore, lo studio
Gli scienziati sono partiti dal presupposto che le cellule tumorali hanno un metabolismo accelerato, che necessita di energia, e che gli integratori a base di nicotinamide riboside aumentano proprio l'energia alle cellule. I ricercatori si sono quindi chiesti se un integratore descritto come benefico possa in realtà supportare la crescita e la proliferazione tumorale. Grazie a innovative tecniche di imaging e a test in laboratorio su una popolazione di topi, i ricercatori hanno potuto osservare che questa sostanza, una volta fornita al corpo, provvede a nutrire le cellule tumorali, anche nelle forme più resistenti ai trattamenti, aumentandone la progressione. Non solo, la nicotinamide riboside aumenta la probabilità che il tumore faccia metastasi raggiungendo il cervello, condizione, questa, per la quale attualmente non esiste cura.
Conclusioni
Lo studio è ancora agli inizi ma risulta molto promettente perché permette di analizzare il metabolismo delle cellule tumorali e come questo possa variare in base a stimoli esterni, in questo caso l'assunzione di un integratore a base di nicotinamide riboside, una forma di vitamina B3. Molto lavoro rimane ancora da compiere, ma, certamente, ora sappiamo che il mondo degli integratori è delicato e che queste sostanze non sono meno potenti per il solo fatto che le possiamo acquistare liberamente senza ricetta. È importante quindi seguire una dieta varia e bilanciata, assicurarsi i nutrienti dagli alimenti e ricorrere a integratori solo dietro reale necessità e su consiglio del proprio medico.