Una manciata di noci al giorno per la salute del cuore e ridurre il rischio cardiovascolare. Studi precedenti avevano già mostrato la capacità delle noci di ridurre il colesterolo, da oggi sappiamo però anche che le noci sono in grado di modificare e migliorare la qualità delle lipoproteine, contrastando così le malattie cardiovascolari. Questo emerge da una recentissima ricerca scientifica pubblicata sulla rivista Circulation da un team spagnolo (Rajaram et al, Circulation, 2021).
La frutta secca riduce il rischio cardiovascolare
Il consumo regolare di frutta secca è associato ad una riduzione del 15% del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e ad una riduzione del 23% della mortalità legata a malattie cardiache. Studi precedenti hanno avuto modo di osservare che l'assunzione di frutta secca porta ad una riduzione del colesterolo cattivo. Tuttavia, fino ad ora, non sono stati eseguiti studi su come l'integrazione nella dieta di frutta secca, in particolare di noci, possa cambiare la composizione delle lipoproteine, le particelle che trasportano il colesterolo. In più, non sono noti gli effetti in persone anziane. Per colmare questa lacuna i ricercatori spagnoli del Lipid Clinic della clinica ospedaliera di Barcellona hanno elaborato lo studio di cui parliamo oggi.
Noci e cuore, l'esperimento
Lo studio è durato due anni e ha coinvolto 708 persone tra i 63 e i 79 anni, tutte in buona salute e residenti a Barcellona o a Loma Linda, in California. I volontari sono stati divisi in due gruppi. Al primo gruppo è stato chiesto di assumere, per due anni, mezza tazza di noci al giorno. Il secondo gruppo doveva astenersi dal consumo di noci. Nessuna variazione alla dieta abituale è stata apportata. Al termine dei due anni, i partecipanti sono stati sottoposti a esami del sangue e risonanza magnetica nucleare per valutare la grandezza delle lipoproteine circolanti. Quello che è emerso è che chi aveva consumato le noci presentava una riduzione media del colesterolo cattivo di 4,3 mg/dL e una riduzione del colesterolo totale di 8,5 mg/dL. Pertanto, la riduzione del colesterolo, soprattutto quello cattivo, è stata osservata, pur se di modesta entità. Tuttavia, il risultato più interessante è stato un altro. E cioè che il consumo di noci ha ridotto del 6,1% il numero di lipoproteine LDL di piccole dimensioni circolanti. Le lipoproteine sono particelle atte a distribuire i lipidi in tutto l'organismo, trasportando una combinazione di colesterolo, trigliceridi, vitamine e proteine. Le lipoproteine sono di diversi tipi, qui parliamo delle lipoproteine LDL di piccole dimensioni. Queste particelle permangono a lungo nel sangue e possono depositarsi sulle pareti dei vasi formando le placche. Pertanto, più aumentano le particelle LDL di piccole dimensioni più aumenta il rischio di ostruzione dei vasi sanguigni e quindi la probabilità di andare incontro a infarto o ictus. Gli esperti considerano il numero di lipoproteine LDL di piccole dimensioni un importante indicatore del rischio cardiovascolare, persino migliore dei valori di colesterolo. Infine, il consumo di noci ha anche portato ad una riduzione nel numero di lipoproteine di densità intermedia, o IDL, considerate precursori delle lipoproteine LDL di piccole dimensioni.
Noci, una scelta sempre salutare
Quanto emerso è risultato indipendente dall'aria geografica in cui le persone vivevano e dalla dieta seguita. Non solo, l'introduzione di mezza tazza di noci al giorno, circa 14 noci, non ha causato un aumento del peso corporeo. Quindi, le noci sono sicuramente un alimento salutare da poter introdurre in una dieta varia ed equilibrata per proteggerci dal rischio cardiovascolare.