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La danza della fanciulla di Neve

La Piazza Rossa era addobbata a festa e le luci colorate sfavillavano illuminando la distesa di neve. Da dove si trovava, Will poteva ammirare l'imponente Cremlino e la cattedrale di San Basilio magnificamente decorata per il Natale. I fiocchi di neve gli danzavano intorno al volto, colpendolo con piccole carezze gelide ma a Will non importava, rapito come era dalla maestosità del cuore della grande Russia. Joy, dal canto suo, non trovava quella piazza niente di diverso da tutte le altre che aveva visitato, forse solo un po' più fredda ma le scarpe degli umani che gli passavano davanti erano più o meno sempre le stesse. Ad un certo punto l'attenzione di Will venne catturata da un baracchino in legno che vendeva cartoline d'auguri ed altri gadget come eleganti matriosche e carillon. Gli oggetti sembravano cadere addosso all'osservatore tanto erano numerosi in uno spazio tanto stretto, ma una cosa saltò all'occhio di Will, era un carillon di foggia antica, in legno scuro lucido. Al centro del carillon c'era una ragazza con una lunga veste azzurro chiaro, una treccia bionda e un colbacco che danzava tra alberi ricoperti di neve su delle note che sembravano sgorgare da una cascata limpida. Senza pensarci su Will decise di acquistare quel carillon. Il negoziante con un sorriso si complimentò con lui, quello era il suo pezzo migliore! Rappresentava la leggenda della Fanciulla di neve, la figlia dell'Inverno e della Primavera che danza creando intorno a sé magnifici fiocchi di neve di varie forme e invoglia chiunque abbia la fortuna di vederla a danzare insieme a lei. Ogni anno, a Natale, la fanciulla di neve, circondata da un vortice di neve, accompagna Padre Gelo a portare i doni ai bambini. Ma, alla fine di ogni inverno, la fanciulla di neve deve sciogliersi in modo da permettere al sole e alla primavera di tornare. Vuole un'antica storia, che la nonna del negoziante gli raccontava alla sera davanti al fuoco, che tanti secoli prima era sempre inverno e freddo e la Fanciulla di neve continuava la sua danza incantando pastori e animali fiabeschi che popolavano il bosco. Il sole, allora, lanciò contro la ragazza una maledizione che avrebbe portato la fanciulla a sciogliersi non appena si fosse innamorata. La primavera, la madre della fanciulla, nascose la ragazza tra gli uomini. Lì però la ragazza si invaghì di un pastore. La fanciulla di neve, che non sapeva cosa voleva dire amare, chiese alla madre di donarle la possibilità di provare dei sentimenti così forti. La madre intenerita lo fece e appena la Fanciulla di neve si dichiarò al suo amato un raggio di sole la avvolse e lei si sciolse volando in una nuvola di nuovo da Padre Gelo. La stagione calda poté così tornare sulla terra.

Sbiten russo

Contro il freddo e le malattie di stagione non c'è niente di meglio della tipica bevanda natalizia russa a base di miele, marmellata e spezie. Versa un litro di acqua in un pentolino e porta a bollore. Aggiungi una stecca di cannella, 4-5 baccelli di cardamomo, 1 pezzo di anice stellato, un pizzico di noce moscata, un pizzico di pepe nero, un pizzico di peperoncino, un centimetro di zenzero fresco e infine un pizzico di curcuma. Unisci 4 cucchiai di marmellata di lamponi o arance, possibilmente con poco o senza zucchero. Lascia sobbollire per 30 minuti, togli dal fuoco e lascia intiepidire per dieci minuti, filtra, aggiungi un cucchiaio di miele e servi.
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