La leggenda del Tiò de Natal
Le ramblas decorate per l'occasione del Natale erano un incanto, da ogni albero che costeggiava la passeggiata si levavano lumini come tante mani verso il cielo. Sullo sfondo, Will poteva ammirare la Sagrada Familia, la mitica basilica progettata da Gaudì, tutta ricoperta di luci che la facevano risaltare nella notte stellata. Il viaggio verso la felicità di Will e Joy aveva portato infatti i nostri due protagonisti a fare tappa a Barcellona. Will e Joy, dopo aver lasciato le ramblas, si incamminarono nelle viuzze gotiche della città spagnola finchè, tra archi e stradine, si trovarono davanti ad un ristorante dal nome un po' strano, che, a dire la verità, non andò molto a genio a Joy, els Quatre Gats, i quattro gatti. Tuttavia, avevano fame e quindi decisero di entrare nel locale comunque. Fu come varcare una porta del tempo ed entrare nella Barcellona di inizio 900, alle pareti erano appesi candelabri, foto e disegni dell'epoca e con un po' di fantasia si poteva quasi vedere Picasso seduto al bancone a sorseggiare un caffè! In un angolo, non molto distante dal loro tavolo, Will e Joy notarono, mentre si abbuffavano con diverse prelibatezze, un ceppo di legno collocato con tutti gli onori su un piedistallo. Will chiese ad un'anziana signora seduta affianco il significato di quel pezzo di legno. La signora non si fece pregare e subito iniziò a raccontare di una leggenda spagnola, la leggenda del Tiò de Natal, il ceppo di Natale. Tanto tempo fa, in una notte fredda e buia di dicembre, un anziano infreddolito e affamato bussò alla porta di una casetta in cerca di ospitalità. In quella casetta viveva una famiglia molto povera che non aveva nemmeno i soldi per comprare del legname da ardere per scaldarsi. Ma, nonostante questo, la famiglia accolse calorosamente l'anziano signore e condivise con lui la cena che non era abbondante ma preparata con amore. Il giorno dopo l'anziano signore era scomparso ma, nel caminetto, era apparso un grande ceppo. La famigliola, felice, accese subito il ceppo da cui, come per magia, uscirono doni e cibi di tutti i tipi. Da quel giorno la famiglia poté vivere senza più preoccupazioni e il tiò de Natal divenne simbolo di buon augurio e abbondanza.
Turron de Jijona
Tipico della città di Alicante nel sud della Spagna, questo torrone morbido e squisito si prepara in genere nel periodo natalizio. Metti a tostare in padella 150 grammi di mandorle e 150 grammi di nocciole, mescola spesso per evitare di bruciarle, poi tieni da parte. In una casseruola fai sciogliere a fuoco dolce 100 grammi di miele e 50 grammi di zucchero integrale di canna, togli dal fuoco. A parte batti un albume d'uovo e aggiungilo al composto di miele e zucchero. Mescola per amalgamare gli ingredienti. Aggiungi la scorza grattugiata di un limone biologico, 1 cucchiaino di cannella e la frutta secca. Versa il composto in un contenitore dai bordi alti unto con olio. Lascia riposare per qualche ora, poi taglialo e servi.