Magia gitana
La neve cadeva fitta sulle tende colorate ma questo non smorzava certo l'entusiasmo e la vitalità che si potevano respirare in quell'affascinante accampamento gitano. Will e Joy erano in Romania e, dopo essersi riempiti gli occhi con la vista di incredibili castelli circondati da fitte foreste innevate e impregnati di leggende che a Will facevano venire un po' la pelle d'oca, si trovavano ora a passeggiare in campagna. L'accampamento gitano aveva attirato i nostri due eroi per i suoni di festa e campanelli che si levavano nell'aria, la gente era allegra nonostante il freddo. A Will sembrò un segno che non poteva assolutamente ignorare. Forse quella tappa si sarebbe rivelata più utile del previsto! Will e Joy vennero subito accolti con grande calore e vennero invitati a partecipare alle danze sotto la neve. Ad un certo punto l'attenzione di Will venne catturata da una signora che, avvolta in un mantello arancio, guardava nella loro direzione. Alle orecchie la signora aveva grandi anelli d'oro e ai polsi bracciali tintinnanti. A Will venne spiegato che si trattava di una cartomante, a cui tutti si rivolgevano per avere consigli. Will, che non credeva a queste cose, scoppiò in una fragorosa risata e, per dimostrare che non c'era assolutamente un fondo di verità, decise di farsi predire il futuro. La cartomante con un sorriso gli fece segno di entrare nella sua tenda. L'interno era accogliente, con un tavolo, delle sedie, qualche cuscino e così tanti oggetti strani che Will non aveva neppure idea a cosa potessero servire. Questi, disse la cartomante, sono i ricordi di tutti i miei viaggi. Sai, disse facendo l'occhiolino, anche io ho viaggiato molto, il mio sogno era conoscere l'animo umano e penso di aver imparato qualcosa. Alla fine, aggiunse, il mio compito è questo, cerco di capire chi ho di fronte, cosa vuole davvero e cosa può renderlo felice. Sei deluso? Pensavi che mi mettessi a parlare di magia? Le carte le uso solo per comprendere meglio la persona in base alle risposte che mi dà e alle figure che sceglie, la vera magia è leggere oltre le parole. Ma prego, siediti, iniziamo. Con mani esperte la zingara mescolò le carte e le dispose sul tavolo davanti a Will che venne invitato a scegliere otto carte. Le immagini erano tutte affascinanti e colorate, raffiguravano torri, stelle, bilance. La zingara fece una serie di domande a Will, gli chiese quali carte rappresentavano il suo presente, quali il suo passato e quali il suo futuro. Alla fine, la donna guardò Will molto intensamente. Posso dirti solo una cosa, bisbigliò infine, e bada bene di ascoltarmi se vuoi trovare la pace, che è il miglior regalo di Natale che qualcuno potrà mai farti, se tanto lontano la felicità cercherai, quella vera, forse, non la troverai. Così dicendo la zingara si alzò e scomparve lasciando un povero Will, confuso e interdetto, a rimuginare su quelle parole.
Cozonac rumeno
Cozonac è un tipico dolce natalizio rumeno ma probabilmente ogni festa sarà un'occasione da non perdere per preparare questa squisitezza! Unisci 500 grammi di farina di farro, 2 uova, 70 grammi di zucchero integrale, 20 grammi di lievito di birra sciolto in 150 ml di latte di soia, 80 ml di olio evo e un bicchierino di rum. Forma un panetto e lascia lievitare per due ore in un luogo caldo. Prepara il ripieno unendo, in una casseruola, 50 ml di latte di soia, 2 cucchiai di cacao amaro, 100 grammi di noci pestate grossolanamente e 50 grammi di zucchero integrale di canna. Mescola e cuoci su fuoco basso per qualche minuto. Riprendi l'impasto e stendilo con un mattarello creando un rettangolo con lo spessore di poco più di un centimetro. Disponi il ripieno sul rettangolo di pasta e arrotola. Riponi il dolce in uno stampo da plum cake e lascia lievitare ancora per un'ora. Cuoci in forno a 175° per 50 minuti.