Era intorno al 5000 a.C. quando un cortigiano di Babilonia, l'antica città della Mesopotamia situata sulle rive del fiume Eufrate, si dimenticò di una giara di vino, lasciando la preziosa bevanda incustodita. Quando se ne ricordò il vino si era trasformato in un liquido molto acido, era appena nato l'aceto. Ben presto i Babilonesi scoprirono che l'aceto non era da buttare ma, anzi, poteva rivelarsi un prezioso alleato per disinfettare l'acqua da bere, conservare i cibi e condire, tanto è che iniziarono a produrre aceto partendo non solo dall'uva ma anche da datteri o dalla birra. Oggi non c'è tavola su cui non compaia una bottiglietta di aceto, indispensabile per condire le insalate ma anche per realizzare salse, sughi e realizzare squisiti contorni. L'aceto, però, non è solo un condimento, un'aggiunta alle preparazioni per conferire sapore e una nota acidula, l'aceto può anche diventare benefico per la salute. Questo è dimostrato da numerose ricerche scientifiche che hanno fatto emergere le proprietà dell'aceto per la salute. Ma vediamo di capire meglio, concentrandoci, in questo articolo di oggi, sugli effetti generati da un'assunzione orale dell'aceto.
Aceto, nutrienti
L'aceto viene prodotto per fermentazione a partire da una fonte di carboidrati, come vino, datteri, mele, pere, frutti di bosco, miele, birra, cocco, patate, cereali e persino sciroppo d'acero. Il risultato è un liquido, l'aceto appunto, contenente acido acetico, ma anche vitamine, come la C, minerali, quali ferro, magnesio, potassio, fosforo, calcio, zinco e manganese, e composti fenolici, che sono antiossidanti, come catechine, acido caffeico e ferulico (Johnston et al, MedGenMed, 2006).
Aceto e salute del cuore
Studi hanno osservato che l'aceto contribuisce a ridurre la pressione sanguigna sistolica in caso di ipertensione. Allo stato attuale la ricerca non è ancora stata condotta sugli esseri umani ma sembra che l'aceto possa promuovere l'assorbimento di calcio, che a sua volta sottoregola il sistema renina-angiotensina preposto alla regolazione della pressione sanguigna (Johnston et al, MedGenMed, 2006).
Aceto e degenerazioni cellulari
Alcuni tipi di aceto hanno mostrato proprietà antitumorali. Per esempio, l'aceto di riso contribuisce a inibire la proliferazione delle cellule tumorali umane. Studi in vitro hanno mostrato che l'aceto ottenuto dallo zucchero di canna ha indotto l'apoptosi, e cioè la morte programmata, di cellule leucemiche (Johnston et al, MedGenMed, 2006).
Aceto e glicemia
L'aceto ha un'azione ipoglicemizzante. Per esempio, è stato osservato che 20 ml di aceto bianco usati per condire l'insalata hanno permesso di ridurre il picco glicemico conseguente a un pasto composto da insalata e pane bianco (Johnston et al, MedGenMed, 2006). Un'altra ricerca ha testato gli effetti dell'aceto in caso di diabete tipo 2. In questo caso, bere una soluzione composta da 20 grammi di aceto, 40 grammi di acqua e 1 cucchiaino di un elemento dolcificante subito prima di un pasto contenente carboidrati ha ridotto del 64% la glicemia postprandiale e ha migliorato del 34% la sensibilità all'insulina (Johnston et al, MedGenMed, 2006). Anche l'aceto di mele ha mostrato di contrastare gli effetti di una dieta ad alto contenuto di zuccheri e grassi, riducendo la glicemia e i grassi circolanti, oltre che proteggere il fegato (Ousaaid et al, J Diabetes Res, 2020).
Aceto contro il sovrappeso
L'aceto, soprattutto se ottenuto dalla frutta come mela, melagrana o fico d'india, può aiutare a prevenire l'obesità, grazie alla sua azione antinfiammatoria e utile a contrastare l'accumulo di grasso, soprattutto a livello viscerale (Bounihi et al, Pharm Biol, 2017). Studi hanno mostrato che un cucchiaio di aceto di mele ha permesso, in un mese e mezzo, di ridurre la circonferenza vita e il grasso addominale (Kondo et al, Biosci Biotechnol Biochem, 2009).
Aceto, avvertenze
Abbiamo visto quindi che l'aceto non è solo un gustoso condimento, ma può risultare anche particolarmente benefico per proteggere il cuore e nella lotta a tumori e obesità. È possibile poi cambiare spesso tipo di aceto, alternando tra aceto bianco, di vino rosso, di mele, di riso o anche, perché no, di frutti di bosco, in modo da sfruttarne le diverse proprietà. Tuttavia, come ogni cosa, anche per quanto riguarda l'aceto non bisogna mai eccedere con la quantità assunta. Infatti, quantità eccessive possono provocare disturbi gastrointestinali, come la nausea (Darzi et al, Int J Obes, 2014). Invece, una buona idea è usare l'aceto all'interno di una dieta sana e bilanciata, per esempio per condire gli alimenti o insaporire alcuni cibi.