L’agrifoglio, nome scientifico Ilex aquifolium, è una pianta della famiglia delle Aquifogliacee caratterizzate da foglie verdi e lucenti e belle bacche rosse ma velenose. Nella tradizione l’agrifoglio è da sempre utilizzato come portafortuna, per tenere lontani i demoni o le malattie, in base alla credenza popolare, ma anche come ornamento e lo si può trovare anche al giorno d’oggi in molti addobbi e ghirlande natalizie. Oltre a questo però l’agrifoglio ha anche un uso in erboristeria, seppur molto limitato attualmente, grazie alle sue interessanti proprietà diuretiche, antireumatiche, toniche, antiepilettiche e febbrifughe, di aiuto in caso di tosse e contro il catarro. Puoi assumere l’agrifoglio sotto forma di tisana o come macerato glicerico. Non usare in gravidanza e allattamento. Prima di vedere gli usi principali una raccomandazione, non assumere le bacche di agrifoglio in quanto sono velenose e per qualsiasi preparato a base di agrifoglio evita il fai da te ma rivolgiti sempre ad erboristerie e farmacie.
Tisana
Porta ad ebollizione una tazza di acqua insieme a un cucchiaio di foglie di pianta essiccata. Lascia sobbollire per pochi minuti, poi togli dal fuoco, filtra e bevi contro febbre, artrite e reumatismi. È possibile anche preparare un decotto di corteccia di agrifoglio, usato in caso di epilessia, porta ad ebollizione una tazza di acqua e un cucchiaio di corteccia, lascia sobbollire per qualche minuto poi togli dal fuoco, filtra e bevi.
Macerato glicerico
Dai giovani getti si ottiene il gemmoderivato, utile in caso di insufficienza renale in quanto stimola la funzionalità dei reni. Del macerato glicerico si assumono 50 gocce in acqua 1 volta al giorno.