L’Alchechengi, nome scientifico physalis alkekengi, è una pianta perenne della famiglia delle Solanacee, la stessa della melanzana, della patata e del pomodoro, è di origine euroasiatica ed è caratterizzata da frutti piccoli, tondi e arancioni dall’aspetto simile a pomodorini circondati da un calice cartaceo che sembra una lanterna, non per niente i frutti sono chiamati anche lanterne cinesi. Queste bacche erano già note agli antichi, infatti l’antico medico greco Dioscoride le consigliava per la loro azione diuretica, proprietà riconosciuta tutt’ora. Grazie a quest’azione e alle proprietà antisettiche l’alchechengi si usa per trattare gotta, iperuricemia, calcolosi e infezioni delle vie urinarie come le cistiti. Ha anche un buon contenuto di vitamina C, acido citrico e tannini che conferiscono al frutto proprietà antiossidanti e protettive, utili alla saluta della vista, della pelle e delle articolazioni e di supporto al sistema immunitario risultando di aiuto quindi a contrastare i malanni di stagione. Infine, l’alchechengi ha anche proprietà depurative per il fegato. Vediamo come puoi assumere l’alchechengi ma presta attenzione se stai già assumendo farmaci diuretici, in questo caso chiedi prima consiglio al tuo medico di fiducia.
Frutti freschi e secchi
Puoi mangiare a merenda una manciata di questi frutti freschi o, se secchi, aggiungerli allo yogurt.
Tintura madre
Puoi assumere 40 gocce di tintura made di alchechengi 1-2 volte al giorno in poca acqua.
Decotto
Porta a bollore una tazza di acqua e 1 cucchiaio di alchechengi essiccati, lascia sobbollire per cinque minuti poi togli dal fuoco e lascia riposare per dieci minuti. Quindi filtra e bevi.