Erano gli inizi del 1900 quando un medico tedesco in Namibia sentì parlare per la prima volta dalle popolazioni locali di una pianta speciale, che gli sciamani usavano sui feriti in battaglia. Incuriosito da quella pianta strana con frutti muniti di uncini, il medico spedì dei campioni in Germania dove diversi studi osservarono che la pianta possedeva interessanti proprietà antinfiammatorie. Questa pianta era l'artiglio del diavolo, la cui fama negli anni è stata ulteriormente rafforzata da prove scientifiche che ne hanno dimostrato l'azione benefica in caso di reumatismi e dolori articolari.
Artiglio del diavolo, proprietÃ
L'artiglio del diavolo, nome scientifico Harpagophytum procumbens, è una pianta dalle provate proprietà analgesiche, antiossidanti, antidiabetiche, antimicrobiche e persino antimalaria. Gli effetti benefici dell'artiglio del diavolo si devono a particolari composti, chiamati glucosidi iridoidi, come l'arpagoside, che mostrano potenti proprietà antinfiammatorie (Mncwangi et al, J Ethnopharmacol, 2012 - Park et al, JBMB, 2016). Tuttavia, l'azione dell'artiglio del diavolo deve vedersi più come il risultato di una sinergia di sostanze che come l'azione singola dei principi attivi. Infatti, quando analizzati singolarmente, i principi attivi dell'artiglio del diavolo hanno mostrato un'azione antinfiammatoria inferiore rispetto a quella mostrata dall'estratto di pianta intera (Mncwangi et al, J Ethnopharmacol, 2012). Da quello che emerge da studi compiuti sulla pianta, il meccanismo di azione antinfiammatorio dell'artiglio del diavolo si spiega con un'inibizione di particolari sostanze, chiamate COX-2, responsabili dell'attivazione dei processi infiammatori e dei sintomi connessi come dolore e gonfiore (Brendler et al, Journal of Herbal Pharmacotherapy, 2006). Grazie a queste caratteristiche, l'artiglio del diavolo risulta benefico in caso di osteoartrite, o artrosi, ma anche, in generale, problemi alle articolazioni, mal di schiena e mal di testa dal momento che ha mostrato di ridurre il dolore, rumori e scricchiolii avvertiti durante il movimento e la rigidità delle articolazioni, migliorandone al tempo stesso la funzionalità (Brien et al, J Altern Complement Med, 2016 - Wegener et al, Phytother Res, 2003). È stato anche osservato che, su 260 pazienti testati, il 60% ha potuto ridurre o smettere di prendere altri farmaci per il trattamento dei dolori articolari in seguito all'assunzione per otto settimane di artiglio del diavolo (Warnock et al, Phytother Res, 2007).
Artiglio del diavolo, dove trovarlo e come si assume
Il rimedio estratto dalla pianta è ottenuto dalla radice essiccata dell'artiglio del diavolo. Puoi trovare l'artiglio del diavolo in farmacia o erboristeria, per il dosaggio segui il consiglio riportato sulla confezione. In genere, però, per problemi di mal di schiena e dolore alle articolazioni si assumono capsule da 600 o 1200 mg, tre volte al giorno. È possibile anche acquistare creme a base di artiglio del diavolo, da applicare sulla zona dolorante. Tuttavia, va sottolineato che l'azione dei principi attivi per via topica è un po' meno efficace (Viljoen et al, Curr Med Chem., 2012).
Artiglio del diavolo, effetti collaterali
L'artiglio del diavolo è un rimedio benefico, in genere sicuro ma non è privo di effetti collaterali. Infatti, la sua assunzione potrebbe causare, in persone predisposte, problemi di stomaco, ipotensione ed effetti sul cuore, dal momento che potrebbe rallentare il battito cardiaco. Il consiglio è di evitare l'artiglio del diavolo in presenza di ulcere gastriche, se presenti aritmie o se stai seguendo una terapia con famaci anticoagulanti e per la pressione del sangue. Presta attenzione se soffri di diabete o devi tenere sotto controllo la glicemia in quanto l'artiglio del diavolo potrebbe ridurla. Evita in gravidanza ed allattamento e nei bambini. Oltre a queste limitazioni, il trattamento con l'artiglio del diavolo dovrebbe essere di breve durata e non andrebbe proseguito per più di quattro mesi (Brendler et al, Journal of Herbal Pharmacotherapy, 2006).