Il karitè, nome scientifico Vitellaria paradoxa, è una pianta della famiglia delle Sapotaceae molto diffusa in Africa. Dai suoi semi, chiamati impropriamente noci di karitè, si ricava il famoso burro di karitè, che si presenta solido a temperatura ambiente. Questo burro viene utilizzato sia come condimento nella tradizione africana che come ingrediente base in diversi prodotti di cosmesi dopo aver eliminato ogni impurità. Oggi parliamo degli usi del burro di karitè in cosmetica.
Burro di karitè, proprietà cosmetiche
Il burro di karitè è emolliente, ripara la barriera cutanea danneggiata, risulta nutriente, idratante e antiossidante grazie al contenuto in tocoferolo, vitamina A e fenoli (Megnanou et al, Springerplus, 2015). Il karitè contiene anche acidi grassi quali acido oleico, stearico, linoleico e palmitico che nutrono la pelle. Non solo, questo burro svolge un’importante azione antinfiammatoria e cicatrizzante grazie a delle sostanze, chiamate triterpeni, di cui il karitè è ricco. I triterpeni stimolano infatti la riparazione dei tessuti riducendo il tempo che una ferita impiega a richiudersi (Tzu-Kai Lin et al, Int J Mol Sci, 2018 - Maranz et al, J Agric Food Chem, 2004).
Burro di karitè, come usarlo sulla pelle
Il burro di karitè, come vedremo, è benefico per tutti i tipi di pelle, sia la pelle matura con rughe, ma anche la pelle a tendenza acneica e la pelle sensibile. Questo burro aiuta la pelle a mantenersi elastica, morbida, agisce come prevenzione a rughe e smagliature. Il burro di karitè, una volta applicato sulla pelle, agisce come protezione nei confronti di agenti esterni come vento, raggi solari e freddo grazie al film protettivo che forma. Pertanto, grazie a queste caratteristiche, risulta utile per labbra, mani, piedi e zone del corpo che tendono a screpolarsi, ma anche in caso di ferite, piccoli brufoli e irritazioni, come la zona intorno al naso che si arrossa a causa del raffreddore. Puoi applicare il burro di karitè direttamente sulla zona interessata da ferite, bruciature, scottature o irritazioni, ma puoi anche preparare una maschera, utile anche a idratare la pelle e nutrirla. È sufficiente stendere uno strato abbondante sul viso e lasciare in posa per un quarto d’ora (Carayanni et al, BMC Complement Altern Med, 2011). Puoi aggiungere 2-3 gocce di olio essenziale, come olio carota in caso di pelle matura o olio di camomilla blu se la pelle è irritata. Dopo la doccia o il bagno puoi applicare una piccola quantità di burro di karitè sul corpo, come una vera crema corpo, ma puoi utilizzare questo burro anche come dopobarba. Infine, il burro di karitè si dimostra utile anche a contrastare, o almeno ridurre, l’eczema, la psoriasi e la dermatite atopica (Nisbet et al, Clin Cosmet Investig Dermatol., 2018 - Del Rosso et al, J Clin Aesthet Dermatol., 2011).
Burro di karitè per la bellezza dei capelli
Il burro di karitè risulta utile anche per trattare i capelli sfibrati e secchi, messi a dura prova dalla salsedine o dal cloro. Non solo, è stato anche dimostrato che il burro di karitè è tra gli ingredienti capaci di contrastare la dermatite seborroica sul cuoio capelluto (Del Rosso et al, J Clin Aesthet Dermatol., 2011). Puoi applicarlo come maschera sul cuoio capelluto e per tutte le lunghezze fino alle punte dei capelli e lasciare in posa per un quarto d’ora coprendo la testa con della pellicola trasparente, poi sciacqua con lo shampoo.
Burro di karitè, utile anche in caso di dolori
Oltre a queste proprietà appena viste, il burro di karitè è anche analgesico e, insieme all’azione antinfiammatoria, agisce per dare sollievo in caso di mal di schiena, dolore ai muscoli e alle articolazioni (Verma et al, J Complement Integr Med, 2012 - Kao et al, PLoS One, 2016). Scalda a bagno maria il burro di karitè e applicalo sulla zona dolente facendo dei massaggi lenti e circolari.
Burro di karitè granuloso, è un problema?
Spesso capita che il burro di karitè si presenti granuloso. O anche che alcuni cosmetici come balsami labbra o pomate a base di karitè dopo un po’ di tempo perdano la loro consistenza soffice e presentino tanti granuli. Questo non significa che il prodotto è andato a male, anzi, si può continuare a usare senza problemi. I granuli, infatti, a contatto con la pelle si scioglieranno. La formazione dei granuli è dovuta al fatto che, come abbiamo visto, il burro di karitè contiene diversi tipi di acidi grassi, ognuno con punti di fusione diversi. Quando il burro, o il prodotto che lo contiene, viene sottoposto a sbalzi di temperatura, per esempio quando la temperatura esterna si alza per poi riabbassarsi, alcuni acidi grassi si sciolgono e si solidificano di nuovo prima di altri, ecco perché di formano i granuli.