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Cavolfiore

Cavolfiore

marzo 26, 2017
Vitamine e sali minerali, sostanze antinfiammatorie utili per contrastare colite e malattie da raffreddamento, antiossidanti contro i radicali liberi, azione anticancro, controllo della pressione e della glicemia, alto potere saziante e basso contenuto calorico sono caratteristiche che fanno del cavolfiore un valido elemento da introdurre nelle diete di chi è in sovrappeso
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Il cavolfiore è un ortaggio invernale della famiglia delle Brassicaceae o Crucifere. È ricco di fibre e, grazie al suo alto potere saziante unito al basso apporto calorico, si presta bene a essere introdotto nella dieta di chi è in sovrappeso. Non solo, il cavolfiore contiene sali minerali quali potassio, di aiuto a regolare la pressione arteriosa, calcio, magnesio, zinco, manganese, selenio, fosforo, ma anche vitamine, A, gruppo B, C, E, K, J, antiossidanti quali luteina e zeaxantina e acido folico. Ha proprietà depurative, remineralizzanti e di rinforzo del sistema immunitario, in più, le proprietà antinfiammatorie del cavolfiore fanno di questa crucifera un alleato per contrastare la colite. Per chi soffre di diabete il cavolfiore può essere una scelta molto interessante in quanto questo ortaggio contribuisce a tenere sotto controllo il livello degli zuccheri nel sangue. Il cavolfiore ha anche un’azione anticancro soprattutto per quanto riguarda colon e prostata. A questo proposito infatti, secondo una ricerca condotta dal National Cancer Institute di Bethesda, nel Maryland, e pubblicata sul Journal of the National Cancer Institute, chi mangia broccoli, cavolfiori e cavoli ha molto meno rischi di ammalarsi di tumore alla prostata rispetto a chi non ne mangia grazie all’azione degli antiossidanti contenuti in questi vegetali. Il sulforafano, sostanza presente nei cavolfiori, ha un ruolo nella protezione della pelle dai danni dei raggi solari. Il cavolfiore può essere consumato crudo, tagliato in cimette da aggiungere alle insalate in modo da preservare al meglio le sue proprietà, oppure cotto. In questo caso la cottura al vapore è la migliore per preservare le sue proprietà e un’altra considerazione è che, per godere appieno dei benefici, Il cavolfiore andrebbe mangiato almeno 2-3 volte a settimana. Infine, data l’alta concentrazione di sostanze antinfiammatorie è possibile utilizzare il cavolfiore per contrastare i primi sintomi del raffreddore e dell’influenza: centrifuga una parte di cavolfiore, mescola 3 cucchiai di cavolfiore centrifugato a miele e acqua e bevi. Presta attenzione se soffri di ipotiroidismo, non esagerare con il consumo di cavolfiore in quanto questo potrebbe influire sulla tiroide. In generale è comunque consigliabile non consumare questo ortaggio in quantità eccessive, come del resto ogni alimento, in quanto contiene sostanze che contrastano l’assorbimento dello iodio.

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