Il cavolo rosso, o cavolo cappuccio rosso, appartiene alla famiglia delle brassicacee, chiamate anche crucifere per la forma a croce del loro fiore, insieme a broccoli, cavolfiori e cavolini di Bruxelles. Conosciuto per le sue proprietà salutari dai grandi medici greci e romani, oggi diversi studi provano che il cavolo ha un ruolo nella prevenzione di diversi tipi di cancro. Le sostanze a cui dobbiamo questo ruolo protettivo sono l’indolo che, come riportato nel libro “la dieta Smart Food” di Eliana Liotta, ridurrebbe il rischio dei tumori dipendenti da ormoni, e i glucosinolati, che sono costituiti anche da una molecola di zolfo da cui deriva l’odore forte dei cavoli, capaci di intervenire nella proliferazione delle cellule malate aiutando a bloccarne la diffusione. Il cavolo rosso si contraddistingue anche per la presenza di sali minerali, quali potassio, calcio e ferro, vitamine, la A, B e C, e importanti antiossidanti: la antiocianine, che, oltre a conferire il colore violaceo, contribuiscono a combattere i radicali liberi e intervenire nei processi di invecchiamento. Il cavolo rosso, come tutti i vegetali, è ricco di fibre, ideali in caso di stipsi, e prolunga il senso di sazietà. Il modo migliore per consumare il cavolo rosso è crudo in insalata, infatti questo sistema, oltre a non sottoporre il cavolo al calore che è nemico degli antiossidanti, ci costringe a masticare a lungo l’ortaggio: infatti, è proprio la masticazione prolungata che garantisce che le sostanze benefiche vengano liberate e possano agire nel nostro corpo. Se preferisci cuocere il cavolo, evita la frittura, bollitura e il microonde, meglio invece la cottura al vapore che provoca una perdita minore di antocianine.

Cavolo rosso
gennaio 01, 2017
Vitamine e sali minerali, controlla il senso di fame, prevenzione anti-cancro, proprietà antiossidanti, contrasta la stitichezza
AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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