Cichorium intybus, o cicoria selvatica, è una pianta medicinale della famiglia delle Compositae o Asteraceae. La cicoria selvatica è stata usata a scopi terapeutici per portare benefici al fegato fin dai tempi dell’antico Egitto mentre Santa Ildegarda, naturalista tedesca del dodicesimo secolo, la riteneva un potente digestivo. Al giorno d’oggi sappiamo che la pianta ha proprietà antidiabetiche, toniche, lassative, diuretiche, digestive, è capace di stimolare il lavoro del fegato e della cistifellea, depura il corpo. Pertanto il rimedio trova applicazione in caso di problemi di stomaco, crampi, bruciore di stomaco, stitichezza, inappetenza, coliche, ritenzione idrica e iperglicemia ma anche eczemi e foruncoli. Puoi assumere la cicoria selvatica, oltre che come alimento, infatti puoi gustare le sue foglie nell’insalata, anche sotto forma di tintura madre e tisana.
Tintura madre
Dalla radice della cicoria selvatica si ottiene la tintura madre, puoi assumere 40 gocce di tintura 3 volte al giorno in acqua poco prima dei pasti.
Infuso di foglie
Porta ad ebollizione un litro di acqua, quando ha raggiunto l’ebollizione togli dal fuoco e metti in infusione 5 foglie intere, fresche o secche, per una decina di minuti, poi filtra e bevi 2 tazze al giorno.
Decotto di radici
Porta ad ebollizione mezzo litro di acqua con dieci grammi di radice essiccata, lascia sobbollire per qualche minuto, poi fai riposare per dieci minuti quindi filtra e bevi prima dei pasti. Molto utile per depurare il fegato, aiuta in caso di inappetenza, stitichezza ed eruzioni cutanee