Secondo il mito, la lavanda era il profumo che la dea dell'amore Afrodite utilizzava per attirare gli uomini e farli innamorare perdutamente di sé. Ma, come vuole la leggenda, la lavanda venne anche utilizzata da Cleopatra per profumare il suo corpo e creare una sorta di filtro d'amore per fare breccia nel cuore di Cesare e Marco Antonio, cosa che riuscì, come ci insegna la storia. Misteriosa e fragrante, la lavanda ha quindi creato intorno a sé, nei secoli, un'aura di magia e fascino arrivando fino ai giorni nostri, quando la scienza ha dimostrato inequivocabilmente che questa piantina ha dei veri poteri, capaci di rasserenare ma anche di prendersi cura della nostra bellezza. Forse non un filtro d'amore ma sicuramente un elisir di giovinezza! E allora, con le conoscenze attuali, facciamo rivivere la magia del passato, chiudiamo gli occhi e proviamo a ricreare un mondo popolato di dee e grandi donne dell'antichità, lasciandoci avvolgere dall'inconfondibile profumo dei campi di lavanda che, con i loro riflessi blu e violetti, si estendono su colline assolate. Prima, però, vediamo cosa può fare la lavanda per la nostra bellezza.
Lavanda, proprietà benefiche per pelle, capelli e umore
La lavanda è antimicrobica, antinfiammatoria, antifungina e cicatrizzante. Pertanto, questo rimedio può risultare benefico in caso di ferite ma anche acne e punti neri, dermatite, eczema e persino psoriasi (Ali et al, Asian Pac. J. Trop. Biomed., 2015 - Mori et al, BMC Complement Altern Med, 2016 - Rai et al, J Ethnopharmacol, 2020). La lavanda è anche antiossidante e anti age, utile a contrastare i processi di invecchiamento della pelle (da Silva et al, An Acad Bras Cienc, 2015). Per quanto riguarda la salute e la bellezza della chioma, l'olio di lavanda stimola la crescita dei capelli e, se applicato regolarmente per via topica, contribuisce ad aumentare il numero di follicoli piliferi e a fortificare quelli esistenti (Lee et al, Toxicol Res, 2016). Ancora una notizia interessante. In base a studi, in caso di irsutismo applicare localmente una lozione a cui sono stati aggiunti olio di lavanda e di tea tree può aiutare, in almeno tre mesi, a ridurre la zona affetta e il diametro dei peli. Si ritiene che questo effetto sia da ricondursi all'azione anti androgenetica dell'olio di lavanda (Tirabassi et al, J Endocrinol Invest, 2013). E poi l'aroma di lavanda è calmante e rilassante, ha un'azione ansiolitica e rasserenante e aiuta in caso di mal di testa. Tutto questo contribuisce a illuminare il volto e rilassare i lineamenti (Ali et al, Asian Pac. J. Trop. Biomed., 2015).
Lavanda, usi e applicazioni
La lavanda è un rimedio da avere sempre con sé, sotto forma di olio essenziale, idrolato o fiori per preparare infusi. Puoi aggiungere 2-3 gocce di olio essenziale di lavanda a due cucchiai di olio di jojoba e applicare sul cuoio capelluto inumidito e sulle radici dei capelli, lascia in posa quindici minuti, poi sciacqua e lava con il tuo shampoo, per contrastare forfora e capelli fragili. Invece, in caso di pelle a tendenza acneica ma anche matura con rughe, puoi aggiungere una goccia di olio essenziale di lavanda a una noce della tua crema viso. Per illuminare i lineamenti, rasserenare, calmare ma anche proteggere la pelle irritata, secca e sensibile puoi ricorrere all'idrolato di lavanda, da nebulizzare sul volto. Se hai a disposizione i fiori di lavanda puoi preparare un infuso. Porta ad ebollizione una tazza di acqua, togli dal fuoco e aggiungi un cucchiaino di fiori di lavanda, lascia riposare dieci minuti, poi filtra. Puoi bere, come tisana calmante e dall'azione ansiolitica, ma puoi anche utilizzare per impacchi, utili in caso di bruciature, scottature, ferite, ma anche acne e irritazioni della pelle.
Lavanda, avvertenze
La lavanda è considerata generalmente sicura. Utilizza l'olio essenziale solo per applicazioni esterne e sempre diluito in un olio vettore. Se è la prima volta che utilizzi questo olio essenziale, fai la prova su una piccola zona di pelle e verifica che non compaiano irritazioni. Alcune persone predisposte possono infatti sviluppare una reazione allergica topica. Evita invece la lavanda nel primo trimestre di gravidanza in quanto si ritiene possa stimolare l'aborto (Effati Daryani et al, J Caring Sci, 2015).