Si dice che, quando Alessandro Magno ordinò al suo esercito di attraversare il fiume Gange e arrivare dall’altra parte dove era già schierato l’esercito nemico con gli elefanti, i suoi uomini, esausti, si rifiutarono. E uno dei condottieri e amici di Alessandro Magno gli disse, fermati Alessandro, è segno di un grande uomo capire quando basta. Fu così che Alessandro Magno dovette ritirarsi e, quando la morte lo colse, pochi anni più tardi, a soli 32 anni, questa consegnò alla storia la figura di uno dei più grandi condottieri del mondo antico. Un uomo che si riteneva figlio di Zeus, che cavalcava un cavallo leggendario, Bucefalo, che era stato allievo di Aristotele e il cui impero si estendeva dalla Grecia fino agli attuali territori del Pakistan e dell’Uzbekistan. Ma in mezzo a guerre, piani di attacco, fatiche e stenti, ci fu anche tempo per Alessandro Magno per lasciarsi colpire dal bello e dalla natura. Fu proprio durante la conquista dell’antica Persia che Alessandro Magno vide, per la prima volta, un albero di pesco. La bellezza di questo albero conquistò a tal punto il condottiero che questi decise di portare questo albero anche nel bacino del Mediterraneo. Che cosa avrà colpito Alessandro Magno fino a questo punto? Forse i fiori rosa o i suoi frutti succosi, chissà, non potremo mai saperlo. Ma possiamo certamente catturare la bellezza e la magia di questo albero, che tanto piacque ad Alessandro Magno, e chiudere gli occhi, immaginando un tempo in cui le vicende degli uomini si legavano a quelle degli dei, un tempo in cui un ragazzo, credendosi figlio del padre degli dei, portò avanti l’opera di conquista più grande mai tentata prima. Come? Lo vedremo nel prossimo paragrafo!
Olio di pesco
In realtà il pesco, nome scientifico Prunus Persica, pomo di Persia, non è originario della Persia ma della Cina, da cui poi arrivò in Persia e da lì, grazie ad Alessandro Magno, poté espandersi in tutto il bacino del Mediterraneo. Dal nocciolo dei suoi frutti, le pesche, si ottiene un olio molto delicato per la pelle. Questo olio speciale contiene acido linoleico, palmitico e linolenico (Kikalishvili et al, Georgian Med News, 2013). L’acido linoleico protegge la pelle da irritazioni e dermatiti, evita che la pelle si secchi, dal momento che preserva l’integrità della barriera cutanea, l’acido palmitico è ringiovanente e l’acido linolenico svolge un’azione anti age contro le macchie cutanee causate da fotinvecchiamento (Tzu Kai Lin et al, Int J Mol Sci, 2018 - Ando et al, Arch Dermatol Res, 1998). Ecco quindi che puoi usare l’olio di pesca, acquistabile facilmente anche online, come un olio da massaggio rigenerante per il corpo, contro la pelle secca e irritata! Ma puoi anche applicare due gocce alla sera come siero anti age sulla pelle inumidita dopo aver spruzzato un’acqua floreale. Questo trattamento aiuta a combattere le macchie e l’invecchiamento precoce ma anche pruriti, pelle secca e scottata! Si tratta di un olio leggero che si assorbe facilmente. Qualche consiglio in più? Se la tua pelle presenta macchie scure causate da acne o sole puoi aggiungere a 50 ml di olio di pesca 4-5 gocce di olio essenziale di carota. Se, invece, la tua pelle è secca e irritata prova con 4-5 gocce di olio di essenziale di camomilla blu! Applica sempre due gocce di olio sulla pelle umida del viso. L’olio di pesca, viste le sue proprietà idratanti e antinfiammatorie, può risultare utile anche in caso di pruriti al cuoio capelluto. In questo caso, dopo aver inumidito la cute, massaggia sulla pelle un cucchiaio di questo olio, lascia in posa dieci minuti, poi procedi con il tuo shampoo.