L’epilobio, nome scientifico Epilobio parviflorum, è una pianta della famiglia delle Onagracee dalle proprietà antibatteriche e antinfiammatorie che trova impiego soprattutto per trattare problematiche legate alla prostata, del sistema urinario ma anche cutanee. L’epilobio si dimostra utile in caso di prostatite e ipertrofia prostatica benigna, in quanto un principio attivo della pianta ha la capacità di inibire la proliferazione di prostaglandine. Questo uso, che proviene dalla tradizione, infatti si può leggere di sue applicazioni nei trattati della nota erborista Maria Treben, ha trovato conferma anche grazie a recenti studi scientifici come quello pubblicato nel 2006 sulla rivista Journal of ethnopharcology. Ma l’epilobio, come sostenuto dalla stessa erborista Maria Treben, è utile anche contro cistiti e in generale contro le infezioni del tratto genito urinario. Infine, grazie alle proprietà antinfiammatorie, emollienti e astringenti l’epilobio può essere utilizzato per lenire dermatiti, afte, infiammazioni del cavo orale, eczema, ferite ed ustioni. L’epilobio può essere assunto sia sotto forma di tintura che di tisana.
Tintura madre
Puoi prendere 40 gocce di tintura di epilobio due volte al giorno in acqua.
Tisana
Come consigliava Maria Treben, per preparare una tisana di epilobio fai scaldare una tazza di acqua e un cucchiaino di pianta essiccata, quando avrà raggiunto l’ebollizione togli dal fuoco e lascia riposare per un paio di minuti. Bevi non più di due tazze al giorno a digiuno. Puoi utilizzare la tisana così preparata anche per impacchi per trattare problematiche cutanee o per sciacqui in caso di afte o irritazioni del cavo orale. Evita sempre il fai da te, infatti di epilobio esistono molte varietà, facilmente confondibili. Chiedi il rimedio sempre in erboristeria o farmacia.