Fichi, che delizia! Ricordo che, da bambina, non c'era risveglio più bello di quando ad aspettarci, sulla tavola della colazione, c'erano i fichi appena raccolti dal papà, che passava molto tempo a cercare gli alberi più adatti. Non dovevano essere sulla strada per non essere esposti all'inquinamento delle macchine, dovevano essere belli alti e rigogliosi e ancora meglio se guardavano il mare. Mi ricordo la gioia di perdersi ad ammirare quella polpa di un bel rosso scuro, sembrava di svelare tesori nascosti. E in effetti, con l'intuito dei bambini, si era già capito che la polpa dei fichi custodisce un vero scrigno di proprietà per la salute. Vediamo quindi cosa dice la scienza sulle proprietà dei fichi freschi, che abbondano sugli scaffali di fruttivendoli e supermercati proprio in questo periodo.
Fichi, nutrienti
I fichi sono i frutti dell'albero del fico, nome scientifico Ficus Carica, e sono considerati da sempre simbolo di longevità. Infatti, i fichi apportano carboidrati, e quindi energia, fibre, utili al corretto funzionamento intestinale, vitamine, come vitamine del gruppo B, vitamina C, vitamina A, e sali minerali, come ferro, magnesio, fosforo, potassio, zinco, rame, manganese e selenio. Ma soprattutto, i fichi contengono antiossidanti, quali acidi fenolici e flavonoidi, come acido gallico, acido clorogenico, rutina, quercetina ed epicatechina (Paolucci et al, Foods, 2020).
I fichi sono antiossidanti e proteggono il cervello
I fichi, come anticipato, sono frutti ricchi di sostanze antiossidanti, soprattutto fenoli e flavonoidi. Ebbene, il vino rosso e il tè, che sono bevande considerate ricche in antiossidanti, contengono meno composti antiossidanti rispetti ai fichi! Tuttavia, i fichi non sono tutti uguali (Mawa et al, Evid Based Complement Alternat Med., 2013). Infatti, i fichi dai colori più scuri apportano maggiori quantità di composti fenolici rispetto alle varietà più chiare. Non solo, questi composti sono presenti in quantità più elevate nella buccia dei fichi rispetto alla polpa, così come sono più abbondanti quando il frutto è maturo (Arvaniti et al, Food Res Int, 2019). Studi hanno mostrato che è proprio l'abbondanza di composti antiossidanti a rendere i fichi alimenti antinfiammatori e anche capaci di contribuire a contrastare le neurodegenerazioni come l'Alzheimer. Infatti, l'Alzheimer è innescato da due condizioni che devono essere presenti contemporaneamente. La prima è la presenza di accumuli di proteine beta amiloidi, la seconda è l'infiammazione. Ebbene, gli antiossidanti dei fichi si sono dimostrati capaci di ridurre la neuroinfiammazione (Essa et al, PLoS One, 2015).
Fichi e buon umore
I fichi freschi apportano anche triptofano (Russo et al, J Food Sci, 2014). Il triptofano è un amino acido essenziale che fa da precursore a sostanze quali serotonina e melatonina, a loro volta coinvolte nella regolazione del ciclo sonno veglia e del tono dell'umore. L'assunzione di triptofano ha mostrato di migliorare quindi la qualità del sonno, la memoria e l'umore (Friedman et al, Int J Tryptophan Res., 2018).
Fichi contro la stitichezza
I fichi, grazie al loro contenuto in fibre, sono considerati ottimi lassativi naturali, senza però causare diarrea. Infatti, questi frutti supportano la motilità intestinale portando equilibrio nel tratto digerente (Rtibi et al, J Ethnopharmacol, 2018).
Fichi e pressione sanguigna
I fichi, grazie alla presenza di antiossidanti, hanno mostrato di abbassare e tenere sotto controllo la pressione sanguigna, con benefici per il sistema cardiovascolare (Alamgeer et al, Pharm Biol, 2017).
Fichi, come consumarli e avvertenze
Puoi consumare i fichi freschi da soli, ma puoi anche aggiungerli alle insalate o, perché no, allo yogurt del mattino, meglio se yogurt di origine vegetale in modo da preservare al massimo gli antiossidanti dei fichi. In ogni caso, non esagerare mai con i fichi, che comunque vanno inseriti in una dieta sana e bilanciata. In più, ricordati che i fichi freschi vanno consumati il prima possibile in quanto vanno velocemente incontro a deterioramento. Altrimenti, se si vuole consumare i fichi nei mesi successivi, è possibile essiccarli (Paolucci et al, Foods, 2020). O, in alternativa, puoi acquistarli già essiccati. Ma in caso di fichi secchi è da considerare che aumenta il contenuto zuccherino.