Il fico d’india, nome scientifico Opuntia ficus indica, è una pianta succulenta della famiglia delle Cactaceae. Anche se la sua origine è il Messico si può trovare in tutto il bacino del Mediterraneo come anche nelle zone temperate di America, Oceania, Asia e Africa. In questo articolo parliamo del frutto del fico d’india, chiamato allo stesso modo della pianta. Si tratta di una bacca di colore rosso arancio, ricoperta di spine e dalla polpa carnosa ricca di acqua, zuccheri, antiossidanti quali beta carotene e luteina, vitamine, come la A, B1, B2, B3, B6, C, e sali minerali, come potassio, fosforo, ferro, calcio, rame e magnesio. Questi frutti sono poco calorici, circa 55 kcal per 100 grammi, contengono fibre, importanti per combattere la stitichezza e migliorare la funzionalità intestinale, e risultano anche molto sazianti. Non solo, i fichi d’india sono dissetanti, hanno un effetto depurativo aiutando ad eliminare le tossine che si accumulano nel nostro corpo e risultano di aiuto anche per contrastare la ritenzione idrica, sono diuretici e giocano un ruolo contro i radicali liberi e i processi di invecchiamento. In base a uno studio pubblicato nel 1990 sulla rivista scientifica The journal of nutrition da parte di un team di scienziati della University of Arizona le fibre contenute nei fichi d’india sono utili per far calare i livelli di colesterolo cattivo nel sangue. Per quanto riguarda il consumo il consiglio è limitarlo se soffri di diverticoli o colite in quanto i semini, abbondantemente presenti nella polpa dei frutti, potrebbero causare infiammazioni. Infine un’ulteriore informazione, del fico d’india non si consumano solo i frutti ma anche le pale, le grandi foglie carnose che in Messico, una volta spinate accuratamente, vengono servite o sotto forma di succo o cotte alla griglia e vengono utilizzate per trattare il diabete tipo 2. Uno studio del 2003 riportato nella rivista Proceedings of the Western Pharmacology Society da parte di un team di ricercatori messicani ha dimostrato infatti che il succo ottenuto dalle pale ha un effetto ipoglicemizzante. Presta quindi attenzione se stai seguendo una cura per trattare il diabete in quanto possono verificarsi improvvisi cali di glicemia, chiedi sempre consiglio al tuo medico se stai assumendo medicine per evitare interazioni o mal assorbimento dei farmaci. Ma il succo delle pale può anche essere applicato esternamente su ferite, ustioni o scottature grazie al potere lenitivo e cicatrizzante del rimedio.

Fichi d’India
settembre 03, 2017
Vitamine e sali minerali, potente azione antiossidante contro i radicali liberi, proteggono la pelle e contribuiscono a renderla elastica, controllo del colesterolo, azione depurativa, contro la stitichezza e la ritenzione idrica, potere saziante, il gel estratto dalle pale ha un effetto ipoglicemizzante e può essere applicato esternamente su ferite e scottature
AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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