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Ginkgo biloba, l’antichissima pianta che protegge il cervello

marzo 17, 2021
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Ginkgo biloba, l’antichissima pianta che protegge il cervello

Azione antiossidante e antinfiammatoria, contrasta la formazione di trombi, migliora l’afflusso di sangue al cervello, contrasta le neurodegenerazioni, migliora memoria e attenzione

Che pianta affascinante è il ginkgo biloba! Albero di antichissima origine, si stima infatti che fece la sua comparsa circa 250 milioni di anni fa, è al giorno d’oggi un’apprezzatissima pianta ornamentale, usata nei parchi e nei giardini anche perché è molto resistente agli agenti inquinanti. Per far comprendere il suo grado di resistenza, pensa che a Hiroshima esistono ancora sei esemplari di ginkgo biloba sopravvissuti all’esplosione della bomba nucleare. Ma il ginkgo biloba si apprezza anche per le sue proprietà benefiche sulla salute del cervello. Infatti, diversi studi scientifici hanno potuto dimostrare questi effetti.

Ginkgo biloba, proprietà

Le foglie del ginkgo biloba, sotto forma di estratti, sono molto studiate grazie ai loro effetti benefici sulla salute. Infatti, questi estratti sono una preziosa fonte di sostanze antiossidanti, come proantocianidine, ma anche terpenoidi e flavonoidi a cui si fanno risalire le proprietà del ginkgo. È stato osservato che estratti di questa pianta rinforzano i vasi sanguigni, contrastano la formazione di trombi e aumentano la produzione di ossido nitrico, un vasodilatatore, con l’effetto quindi di migliorare il flusso sanguigno in tutto il corpo e al cervello [1][2].

Ginkgo biloba e il suo effetto sul cervello

Il ginkgo biloba contrasta i radicali liberi e le infiammazioni e inibisce la neurotossicità degli accumuli di proteine beta amiloidi [1].

Non solo, è stato anche osservato che estratti di ginkgo biloba aumentano la presenza di acetilcoline, che sono neurotrasmettitori essenziali per l’apprendimento e la memoria e che invece risultano ridotti in caso di Alzheimer [4]. Viste queste proprietà e la capacità di migliorare l’afflusso di sangue, diversi studi si sono focalizzati sull’azione del ginkgo biloba sul cervello e su un suo possibile effetto volto a contrastare lo sviluppo di neurodegenerazioni, come l’Alzheimer. Quello che è risultato che estratti di ginkgo, in caso di demenza, hanno migliorato in modo significativo sia la funzionalità cognitiva che la capacità di svolgere le azioni quotidiane [1]. In particolare, però, questa azione benefica è stata dimostrata in modo convincente solo con l’assunzione di un dosaggio elevato di ginkgo, 240 mg al giorno.

In più, l’azione benefica del ginkgo biloba non è stata osservata nella prevenzione alle malattie neurodegenerative ma nella capacità di migliorare i sintomi quando già presenti [5].

Per quanto riguarda invece persone in salute, estratti di ginkgo si sono dimostrati utili a rinforzare la memoria, aumentare la concentrazione e la resistenza del corpo allo stress e alla fatica. Infine, il ginkgo contrasta l’ansia e la depressione [6].

Ginkgo biloba, come si assume ed effetti collaterali –Il ginkgo biloba si assume sotto forma di capsule o tavolette, che puoi trovare in farmacia ed erboristeria. Il ginkgo è considerato generalmente sicuro in dosi fino a 240 mg al giorno, in quanto questa è la quantità testata negli esperimenti [7]. Tuttavia, prima di iniziare ogni trattamento, chiedi consiglio al tuo medico se stai assumendo farmaci anticoagulanti, in quanto potrebbero verificarsi interazioni [8][9]. Non assumere in gravidanza o allattamento.

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