Dai petali dei suoi fiori color rosso rubino si ricava un tè eccezionale, che si può gustare sia freddo che caldo e dalle incredibili proprietà per la salute. Stiamo parlando dell'ibisco e dell'infuso che si ottiene dai suoi fiori, anche conosciuto con il nome di carcadè. Ma cosa può fare l'ibisco per la nostra salute? Cerchiamo di capirlo sulla base di ricerche scientifiche.
Ibisco per lo stomaco
L'Helicobacter pylori è un batterio capace di colonizzare la mucosa dello stomaco. L'infezione causata da questo batterio aumenta il livello di infiammazione, che può aprire la strada a sua volta a malattie quali la gastrite cronica, l'ulcera gastrica fino anche alle degenerazioni cellulari (Trung et al, ACS Omega, 2020). Le medicine attualmente impiegate contro l'helicobacter pylori possono avere effetti collaterali quali nausea, vertigini, dolori addominali, affaticamento e alterazione dell'equilibrio del microbiota intestinale. In più, il carattere ricorrente di questa infezione ha reso il batterio sempre più resistente agli antibiotici. Ecco che i ricercatori stanno focalizzando i loro studi su rimedi naturali alternativi o da utilizzare in combinazione con le terapie classiche, in modo da minimizzare gli effetti indesiderati e aumentare la probabilità di eradicare il batterio. È emerso che i fiori dell'ibisco sono in grado di mostrare un'azione antibatterica sui ceppi di helicobacter pylori più resistenti ai trattamenti. Questa azione benefica è stata osservata anche a basse concentrazioni e senza effetti collaterali sulle cellule dello stomaco. In particolare, l'ibisco è in grado di contrastare l'adesione dei batteri alla mucosa gastrica e di inibire l'attività dell'ureasi. L'ureasi è un enzima che gioca un ruolo essenziale nella sopravvivenza e colonizzazione del batterio Helicobacter pylori (Trung et al, ACS Omega, 2020).
Ibisco per la pressione alta
I fiori di ibisco si caratterizzano per proprietà anti ipertensive. Infatti, è stato dimostrato che bere ogni giorno per 6 settimane tre tazze di tè di ibisco ha abbassato la pressione sanguigna sistolica e diastolica in persone con ipertensione lieve. Non solo, gli effetti ipotensivi maggiori si sono osservati in chi aveva una pressione sanguigna più alta (McKay et al, J Nutr, 2010).
Ibisco per la salute del cuore
Oltre all'azione ipotensiva, il tè di ibisco ha anche un'altra azione che risulta benefica per il cuore. In particolare, il carcadè contribuisce a ridurre la quantità di trigliceridi e colesterolo cattivo (Hopkins et al, Fitoterapia, 2013). L'ibisco è una preziosa fonte di antocianine che contrastano l'ossidazione del colesterolo cattivo LDL, un processo che aprirebbe la strada all'arteriosclerosi (Hopkins et al, Fitoterapia, 2013).
Ibisco contro obesità e grasso viscerale
L'ibisco ha un'azione epatoprotettiva e risulta capace di regolare il metabolismo. Infatti, l'assunzione per 3 mesi di estratti di ibisco ha portato, nei partecipanti allo studio, a una riduzione dell'indice di massa corporea, del peso corporeo e degli accumuli di grasso, soprattutto quello viscerale, il più pericoloso (Chang et al, Food Funct, 2014).
Carcadè, come si prepara
Puoi preparare un infuso di ibisco, o karkadè, dall'azione digestiva e antinfiammatoria, utile in caso di mal di stomaco e anche diarrea, ma anche dalle proprietà antiossidanti, ipotensive e ipocolesterolemizzanti (Ngan et al, Braz J Med Biol Res, 2021). Porta ad ebollizione due tazze di acqua, togli dal fuoco e aggiungi un cucchiaio di fiori di ibisco essiccati, lascia in infusione per cinque minuti, quindi filtra e bevi. Se desideri dolcificare il carcadè puoi provare ad aggiungere poco sciroppo di bacche di sambuco, che si caratterizza per un'azione antivirale dimostrata contro raffreddore e influenza (Mahboubi et al, ADTM, 2020).