Per sapere cosa ti spalmi su pelle e capelli hai dalla tua uno strumento molto importante, l’INCI, che sta per International Nomenclature of Cosmetic Ingredients, ed è l’elenco dettagliato degli ingredienti che, per legge, in tutti i paesi dell’UE, negli Stati Uniti, Russia, Canada, Brasile e Sudafrica deve essere riportato sulla confezione dei prodotti di bellezza, ed è anche il tuo miglior amico per prendere consapevolezza di cosa applichi sul tuo corpo. Tutti gli ingredienti usati per preparare il prodotto devono essere riportati utilizzando il loro nome latino o inglese, è anche importante l’ordine, infatti l’ingrediente che compare al primo posto è quello più presente nella formula. Tuttavia, se l’ingrediente è in dosi inferiori all’1% allora è possibile modificarne la posizione, quindi può capitare che un estratto naturale allo 0,05% venga elencato prima di un altro ingrediente, magari anche irritante, presente allo 0,9%. I nomi che compaiono nell’INCI non sono molto chiari, soprattutto per i non esperti, ma con un minimo di dimestichezza puoi imparare a riconoscere gli ingredienti potenzialmente dannosi, comedogenici, irritanti o anche benefici e fare la tua scelta consapevole per creme, balsami, shampoo, sieri, lucidalabbra o burrocacao. In generale i cosmetici, sia costosi che più economici, contengono acqua, oli minerali e siliconi, emulsionanti per miscelare la fase acquosa e quella oleosa, attivi, in genere in piccole quantità ma saranno gli ingredienti reclamizzati nella pubblicità, conservanti, una profumazione, in genere di sintesi, e può capitare anche che siano presenti dei coloranti. Ma vediamo più da vicino questi ingredienti, soprattutto la loro azione e come riconoscerli nell’INCI. Oggi vedremo cosa sono gli oli minerali.
Oli minerali
Gli oli minerali sono dei grassi inerti che vengono ottenuti per distillazione del carbon fossile o del petrolio. Usati nell’industria come lubrificanti per parti meccaniche o oli per motore …sono anche largamente usati nei cosmetici. Chiaramente dopo averli trattati, tolto loro colore, odore e averli resi stabili. Esempi di oli minerali? La paraffina, che nell’INCI compare con la dicitura paraffinum liquidum o petrolatum, che tutti noi abbiamo di sicuro visto nei cosmetici di tutti i giorni, ma anche cera microcristallina, vaselin e mineral oil. Gli oli minerali costano poco e questo è un vantaggio per i produttori ma qual è il vantaggio per i consumatori? In realtà nessuno in quanto questi oli minerali si limitano a depositarsi sulla pelle, creano un film, una barriera e danno l’impressione da una parte di levigare la pelle dall’altra di idratarla in quanto bloccano l’evaporazione dell’acqua. In realtà non portano nessun nutrimento reale, non portano vitamine, sali minerali, antiossidanti o acidi grassi, proprio niente, ma tendono a soffocare la pelle, occludono i pori, intrappolano germi e batteri e causano l’insorgere di impurità peggiorando anche l’acne in chi è predisposto. In più, per chi ha a cuore la salute del pianeta, questi oli minerali sono purtroppo molto inquinanti, lo è la loro produzione, in quanto si tratta di derivati petrolchimici, ma anche il loro smaltimento. Infatti, una volta sciacquati, finiscono nell’ambiente e lo inquinano. Quindi sarebbe meglio evitare cosmetici che contengono oli minerali e preferire invece gli oli vegetali, come argan, jojoba o di vinaccioli, giusto per citarne qualcuno.