Tu sai cosa ti spalmi su viso e corpo? Dal momento che capire i termini che vengono elencati nell’INCI, l’etichetta che, per legge, deve riportare tutti gli ingredienti usati in un prodotto cosmetico, è davvero difficile per chi non è esperto, ecco che abbiamo creato questa rubrica. Lo scopo è cercare di comprendere quali sostanze si celano dietro a nomi a volte incomprensibili, capire i reali effetti, se abbiamo cioè a che fare con una sostanza benefica, neutra o dannosa, e permettere così una scelta più consapevole dei prodotti che entrano in contatto con la nostra pelle. Oggi parliamo di una sostanza, l’oxybenzone, molto utilizzata in creme viso e filtri solari.
Oxybenzone
Benzophenone-3, che nell’INCI compare con il nome di Oxybenzone, è una sostanza utilizzata nei cosmetici, dalle creme solari agli spray per capelli, stick per labbra e lozioni, per minimizzare i danni dei raggi UV. Tuttavia, non si tratta di una sostanza innocua, anzi, questa risulterebbe dannosa per l’uomo. Infatti, in letteratura (DiNardo et al, J Cosmet Dermatol, Feb 2018) vengono riportate reazioni allergiche da contatto a causa di applicazioni di creme contenenti oxybenzone, non solo, l’oxybenzone è considerato un distruttore endocrino, capace cioè di interferire con gli ormoni, in particolare estrogeni ed androgeni, e persino di modificare, in gravidanza ed allattamento, la morfologia della ghiandola mammaria (LaPlante et al, J Endocr Soc, Aug 2018). Questa sostanza viene assorbita dalla pelle, è infatti in grado di superare la barriera cutanea, ed entrare nel sangue. Verrà quindi metabolizzata ed espulsa attraverso le urine anche a mesi di distanza dal momento in cui si è entrati in contatto con l’ozybenzone, che quindi tende ad accumularsi nel corpo. L’oxybenzone è anche un inquinante di fiumi e mari dal momento che vi viene riversato quando, per esempio, laviamo viso e corpo entrati in contatto con questo ingrediente. Si ritiene che l’oxybenzone possa provocare danni all’ecosistema marino, come sbiancamento dei coralli e morte dei pesci (Schneider et al, J Am Acad Dermatol, Jan 2019). Visti gli effetti negativi, gli esperti si stanno interrogando sulla reale utilità di una sostanza come l’oxybenzone, che allo stato attuale è ammesso nei prodotti cosmetici ad una concentrazione massima fino al 10% in Europa e 6% negli USA. Qualora la concentrazione di questa sostanza superi lo 0,5%, la sua presenza deve essere segnalata per legge in modo specifico sull’etichetta.