Proseguiamo il nostro studio dell’INCI, l’etichetta dei cosmetici che, per legge, deve indicare tutti gli ingredienti usati nel determinato prodotto e che può essere molto di aiuto a stabilire se una crema, un siero o uno shampoo sono dannosi per pelle o capelli. Oggi vedremo in dettaglio alcune sostanze usate come conservanti.
Conservanti
I conservanti nei prodotti cosmetici sono indispensabili. Infatti, essendo presente una fase acquosa, i conservanti servono per contrastare l’azione dei batteri e per prevenire la muffa. Ma, come sempre, ci sono conservanti e conservanti. Nei cosmetici convenzionali molto usati sono l’alcol, i parabeni, l’EDTA e i quaternium. Per quanto riguarda l’alcol, che nell’INCI compare con il nome Alcohol denat, questo è accusato di irritare e seccare la pelle. In effetti l’alcol, se in percentuale superiore al 5%, può alterare il film idrolipidico della pelle e attrarre l’acqua lasciando la pelle secca, quindi, se hai già la pelle secca il consiglio è di evitare prodotti che contengono l’alcohol tra i primi posti dell’INCI. In più, dal momento che l’alcol usato in cosmesi deve essere denaturato, questo viene sottoposto a un processo che potrebbe includere l’utilizzo di ftalati, che, in base ad uno studio scientifico (Lind et al, Diabetes Care, 2012), sarebbero connessi ad un aumento del rischio di sviluppare il diabete tipo 2, anche se ulteriori studi seguiranno per confermare quanto osservato. In generale, quindi, dal momento che non è possibile sapere come viene lavorato l’alcol e in attesa che la scienza dia una risposta chiara sul ruolo degli ftalati, un consiglio è quello di evitare i cosmetici con la scritta Alcohol denat. Parlando di alcol denaturato abbiamo fatto riferimento all’alcol etilico, esistono poi nell’INCI altre sostanze il cui nome è alcohol seguito o preceduto da un’altra parola, come per esempio Cetyl alcohol, ceteryl alcohol o mirystyl alcohol, che però non hanno nulla a che vedere con l’etanolo, sono usati come addensanti e potrebbero dare irritazioni ma questo dipende dalla pelle. Tra i conservanti che si possono trovare nei cosmetici esiste poi il fenossietanolo, non proprio un alcol ma molto solubile in alcol. Il fenossietanolo è stato al centro di un ampio dibattito, nel 2012 infatti l’Agenzia Francese per la Sicurezza dei Medicinali e dei Prodotti Sanitari (ANSM - Agence Nationale de Sécurité du Médicament e des Produits de Santé) aveva chiesto, in seguito a studi sulla sua tossicità, di non includere il fenossietanolo nei prodotti destinati alla pelle dei bambini sotto i tre anni. Oggi, visto il suo potere allergizzante, è stato stabilito che il fenossietanolo sia presente per un massimo dell’1% e sotto questa soglia è considerato sicuro, è ammesso anche nella cosmesi eco bio. Nell’INCI compare con il nome Phenoxythol o Phenoxyethanol. Nella cosmesi eco bio, come conservanti, puoi trovare Sodium Benzoate, naturalmente presente in mirtilli o albicocche, Potassium sorbate o Benzyl alcohol. Per quanto riguarda la cosmesi fai date, una buona scelta potrebbe essere quella di limitare la parte acquosa e quindi il rischio di contaminazione batterica. Molte ricette vengono preparate e usate al momento e quindi non necessitano di conservanti, altrimenti esistono dei conservanti naturali come l’estratto di semi di pompelmo. Il capitolo dei conservanti però non è finito qui, la prossima volta parleremo di una delle classi più dibattute, i parabeni e i quaternium.