Kombucha è un tè fermentato e dolcificato di antichissima tradizione, pensa che le prime notizie di questa bevanda risalgono alla dinastia cinese Qin intorno al 250 a.C.. Per i cinesi era ed è un vero elisir di salute, considerato capace di equilibrare e proteggere i processi digestivi. Dalla Cina questa bevanda si è poi via via affermata in tutto il mondo e anche la scienza si sta interessando alle sue proprietà salutari.
Kombucha, cos’è e proprietà
Kombucha nasce dalla fermentazione del tè, in genere tè nero o tè verde, e zucchero ad opera di una coltura di batteri e lieviti, chiamata fungo o anche scoby, dall’inglese Symbiotic Colony of Bacteria and Yeast. Dopo circa 10 giorni la bevanda che si ottiene ha provate proprietà antiossidanti grazie alle sostanze contenute quali i polifenoli del tè, che aumentano in seguito alla fermentazione, vitamine, come la C e gruppo B, minerali, quali rame, ferro, manganese e zinco, e acidi organici come l’acido glucuronico dall’azione disintossicante (National Institutes of Health Database). Il kombucha risulta anche digestivo, aiuta il lavoro del fegato, contribuisce a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo e glicemia oltre che essere antitumorale e capace di stimolare il sistema immunitario (Gaggia et al, Nutrients, Nov 2018 - Kapp et al, Annals of Epidemiology, Feb 2019). Queste proprietà derivano dall’azione benefica del kombucha sul microbiota, l’insieme dei batteri che vivono nell’intestino e dal cui stato di salute dipende anche quello del corpo. Infine, il kombucha svolge anche un’azione antimicrobica e antifungina dimostrandosi capace di contrastare anche batteri del genere Candida (Battikh et al, Journal of Food Biochemistry, Jun 2012). Esistono ricerche scientifiche (Gaggia et al, Nutrients, Nov 2018) che testimoniano come sia possibile preparare un Kombucha anche dal tè rooibosh, in questo caso il risultato è una bevanda dalle proprietà simili al kombucha preparato con tè nero e verde e capace di mostrare un’interessante azione antiossidante volta a contrastare l’azione dei radicali liberi.
Kombucha, dove si trova e controindicazioni
Per quanto riguarda la preparazione, è possibile reperire nei negozi specializzati lo starter o SCOBY ma se non si è esperti è meglio acquistare il kobucha già pronto, più sicuro e con una quantità di alcool pari o inferiore allo 0,5%. Infatti, una preparazione non corretta può produrre un kombucha troppo fermentato o contaminato, con possibili effetti tossici, oppure che contenga troppo alcool, arrivando anche al 3%. In ogni caso, che il kombucha sia autoprodotto o acquistato, è meglio non esagerare con il suo consumo in quanto berne troppo potrebbe causare dolori addominali o aria nella pancia. Per quanto riguarda il kombucha acquistato, leggi bene l’etichetta e assicurati che non contenga dolcificanti aggiunti o una quantità esagerata di zuccheri e calorie.