Carie dei denti, gengiviti e parodontiti sono tra le condizioni più comuni al mondo. Tanto è che si stima che la maggioranza della popolazione adulta mondiale abbia almeno una malattia del cavo orale. Il modo più efficace per prevenire tutte queste patologie è sicuramente prendersi cura della propria igiene orale e questo può essere fatto tutti i giorni a casa propria, nel modo corretto. Ma qual è il modo corretto? Vediamo i consigli e le linee guida che emergono da studi scientifici su come lavarsi i denti e prendersi cura dell'igiene del cavo orale. Anche perché prevenire carie e gengiviti non è solo una questione di salute della bocca, ma dell'intero organismo, come vedremo nel prossimo paragrafo.
La salute della bocca è la salute del corpo
La salute della bocca è considerata la via di accesso alla salute dell'intero organismo (Naseem et al, Int J Health Sci, 2017). Ma attenzione, perché vale anche il contrario. Infatti, una salute orale precaria può riflettersi su un rischio aumentato di sviluppare malattie. Anche la nostra bocca è popolata da batteri e anche in questo caso, come per l'intestino e la pelle, si parla di microbiota. I batteri della bocca dovrebbero vivere in equilibrio. In alcune condizioni, però, il microbiota si sbilancia e i batteri migrano, arrivando in tutto il corpo. In questo modo, i batteri aumentano i livelli di infiammazione e possono causare problemi allo stomaco, ma anche ai polmoni e persino al cervello (Bhatnagar et al, Contemp Clin Dent, 2021). Non solo, malattie del cavo orale come la parodontite sono associate ad un rischio maggiore di sviluppare malattie cardiovascolari e diabete (Bhatnagar et al, Contemp Clin Dent, 2021). Da qui l'importanza di una corretta igiene orale.
Lavarsi i denti con lo spazzolino, quando farlo e come
Lavare i denti con lo spazzolino è la pratica più semplice e più comune per prendersi cura dell'igiene orale, e, aggiungiamo, anche molto efficace. Infatti, più aumenta la frequenza con cui ci puliamo i denti e più si riducono le carie dentali (Fernandez de Grado et al, PLoS One, 2021). In generale il consiglio degli esperti, per riuscire a rimuovere la maggior parte della placca, è quello di spazzolare i denti due-tre volte al giorno dopo i pasti per almeno due minuti (Attin et al, Oral Health Prev Dent, 2005). In più, buona norma è quella di lavarsi i denti 20-30 minuti dopo aver consumato il pasto. Il motivo è che quello che mangiamo, soprattutto acidi e zuccheri, altera temporaneamente il pH della saliva, che diventa più acida, e questo indebolisce lo smalto dentale. Spazzolare i denti quando ancora la saliva è acida e lo smalto indebolito rischia di danneggiarlo, questa volta non più in modo temporaneo. Dopo 20-30 minuti dal pasto, invece, la saliva ristabilisce il pH normale e lo smalto dei denti è salvo (Fibryanto et al, JIOH, 2022). E qual è il ruolo di filo interdentale e scovolino per denti? Anche questi sono importanti e, secondo gli studi, se utilizzati insieme allo spazzolino, prima o dopo è indifferente, riducono il rischio di gengiviti e di formazione di placca rispetto alla sola pulizia dei denti tramite spazzolino (Sambunjak et al, Cochrane Database Syst Rev, 2019 - Silva et al, Int J Dent Hyg, 2022).
Oil pulling
Con il termine oil pulling si intendono sciacqui orali eseguiti con un olio, come olio di cocco, di girasole o di sesamo. Si assume un cucchiaio dell'olio scelto e poi si spinge l'olio da una parte all'altra della bocca, forzandolo a passare sulle gengive e tra i denti per 5-10 minuti, meglio se alla mattina prima di colazione. L'olio va poi sputato e non ingoiato in quanto contiene batteri e tossine che erano nella bocca (Shanbhang et al, J Tradit Complement Med, 2017). L'oil pulling è considerato una valida misura in aggiunta alla spazzolatura dei denti per prendersi cura dell'igiene orale (Woolley et al, Heliyon, 2020). L'oil pulling aiuta a contrastare l'adesione dei batteri alla bocca, con un'azione potente rivolta soprattutto a quei batteri considerati responsabili delle patologie del cavo orale, come lo Strepotococcus mutans (Naseem et al, Int J Health Sci, 2017). In più, l'oil pulling migliora la salute delle gengive, riduce infiammazioni e sanguinamenti ma anche la formazione di macchie sui denti, cosa che invece si osserva con l'uso di collutori a base di clorexidina, e si rivela efficace a contrastare l'alitosi (Woolley et al, Heliyon, 2020). I diversi oli vegetali hanno un'azione diversa per quanto riguarda i batteri che possono aggredire e i benefici che possono apportare. Per esempio, studi hanno dimostrato che l'olio di sesamo è particolarmente utile quando si tratta di contrastare alitosi e batteri associati, con un'azione simile ai collutori a base di clorexidina (Naseem et al, Int J Health Sci, 2017). Contro i batteri che causano la carie dei denti si sono rivelati utili gli oli di cocco e sesamo (Naseem et al, Int J Health Sci, 2017). In caso di assunzione di alcuni farmaci, come gli inalatori contenenti corticosteroidi in chi soffre di asma o trattamenti antibiotici prolungati, un aiuto viene dall'olio di cocco che contrasta le infezioni fungine da Candida (Naseem et al, Int J Health Sci, 2017).
E i collutori antisettici?
In commercio esistono dei collutori dall'azione antisettica considerati un aiuto per l'igiene orale. Questi collutori sono sicuramente efficaci nel ridurre la placca e l'alitosi ma non si deve pensare che sostituiscano lo spazzolino e il filo interdentale, sono semmai un'utile aggiunta per una corretta igiene orale. Occorre però non esagerare con questi collutori, soprattutto se a base di clorexidina. Il problema è che questi collutori non dovrebbero essere usati con molta frequenza in quanto sono associati a reazioni allergiche ma anche a macchie dei denti. L'oil pulling ha mostrato un'azione simile, se non persino maggiore, degli sciacqui con clorexidina senza avere però gli stessi effetti collaterali (Naseem et al, Int J Health Sci, 2017). In più, l'oil pulling è una pratica meno aggressiva rispetto all'uso di qualsiasi tipo di collutorio, il cui uso frequente può ridurre la presenza di tutti i batteri della bocca, anche quelli buoni, che partecipano alla prima digestione del cibo e alla protezione di denti e gengive. Quindi, una buona scelta è sicuramente quella di non esagerare con i collutori. Oltre a quanto riportato, un altro motivo per cui non esagerare con l'uso dei collutori è che spesso questi contengono sostanze potenzialmente irritanti, se non persino cancerogene e capaci di aumentare, seppur in piccola parte e solo in seguito ad uso frequente e prolungato nel tempo, il rischio di sviluppare tumori del cavo orale. Una di queste sostanze è l'alcool, un noto cancerogeno della bocca (Boffetta et al, Eur J Cancer Prev, 2017).