Maskne è un termine coniato in questi ultimi mesi a indicare diversi disturbi che interessano la pelle di guance e mento a causa dell’utilizzo delle mascherine protettive. Maskne può essere un peggioramento dell’acne vera e propria in chi è predisposto ma può anche essere una follicolite o una dermatite in caso di pelle sensibile. Per la nostra protezione e quella degli altri siamo chiamati a indossare la mascherina anche per diverse ore al giorno e mascherine molto protettive, come le FFP2, dal momento che aderiscono maggiormente, aumentano ancora di più il rischio di maskne. Tuttavia non possiamo rinunciare alle mascherine in quanto sono uno dei nostri più preziosi alleati nella lotta al nuovo coronavirus. Cosa fare quindi per portare sollievo in caso di sfoghi, brufoli e pruriti? Vediamo di capire esattamente cosa causa la maskne e qualche consiglio per contrastarla.
Maskne, come si sviluppa
Il tessuto della mascherina sfrega contro la pelle, irritandola. In più, proprio per l’azione protettiva della mascherina e a causa dell’espirazione e del sudore, aumentano calore e umidità a contatto con la pelle. Queste condizioni possono aumentare la secrezione di sebo da parte delle ghiandole sebacee e il rischio di occlusione dei pori. Al tempo stesso, vengono indebolite le difese della pelle, il pH può venire alterato e vengono favoriti la crescita e lo sviluppo di batteri e lieviti (Teo et al, J Am Acad Dermatol, 2021 - Damiani et al, Dermatol Ther, 2021). Ecco quindi che si osserva lo sviluppo della famosa acne da mascherina, o maskne.
Maskne, accorgimenti
E’ importante gettare via le mascherine monouso dopo il loro utilizzo e non usarle per più volte. Per quanto riguarda invece le mascherine riutilizzabili, queste andrebbero lavate se di tessuto o, in caso di mascherine del tipo FFP2, disinfettate, puoi usare una soluzione che contenga alcool almeno al 60%. Poi, per quanto riguarda le creme anti acne, se stai già seguendo una terapia anti acne o in casa hai una crema anti acne, il consiglio degli esperti è rimandare il loro utilizzo alla sera o almeno dopo che sei tornato/a a casa e non devi più usare la mascherina. Infatti, i trattamenti comunemente usati contro l’acne come creme a base di perossido di benzoile, acido salicilico, zolfo, acido alfa idrossido e retinoidi possono promuovere la dermatite da contatto (Teo et al, J Am Acad Dermatol, 2021). Non solo, se hai l’abitudine di applicare una crema solare protettiva è meglio farlo sulle zone della pelle non coperte dalla mascherina, in quanto la grande umidità e il calore generato sotto il tessuto aumentano l’azione comedogenica (Teo et al, J Am Acad Dermatol, 2021). Quando torni a casa e togli la mascherina, puoi applicare una crema solare e prendere il sole, sempre senza esagerare ed evitando le ore intorno a mezzogiorno.
Maskne, cura della pelle
Lavare la pelle del viso al mattino e alla sera fa parte della normale routine per togliere tracce di trucco, inquinamento, batteri e sebo in eccesso. Per lenire o prevenire la maskne è bene introdurre degli accorgimenti anche quando si toglie la mascherina. Una volta tornati a casa e si toglie la mascherina protettiva, è importante lavarsi e disinfettarsi le mani. Poi puoi pulire la pelle del viso con detergenti dall’azione antimicrobica, se così ti ha consigliato il medico, altrimenti puoi usare detergenti delicati senza alcool e profumi, che potrebbero peggiorare l’acne o l’irritazione. È possibile usare qualche volta anche saponi a base di oli vegetali come il sapone di Aleppo, che è preparato con olio di alloro dalle proprietà antimicrobiche (Kaurinovic et al, Molecules, 2010). Come suggerito dall’American Academy of Dermatology Association, usa acqua tiepida per pulire il viso e distribuisci il detergente con le dita delle mani evitando spugnette o panni che potrebbero solo irritare maggiormente il viso. Tampona delicatamente il viso con un panno pulito e applica poi un prodotto idratante capace di riequilibrare la produzione di sebo e che contenga ceramidi o acido ialuronico (Han et al, Dermatol Ther, 2020). Per esempio, prodotti a base di olio di jojoba possono essere un aiuto. Infatti, l’olio di jojoba ripara la barriera cutanea danneggiata ed è antinfiammatorio, dimostrandosi un valido alleato in caso di dermatiti e acne (Lin et al, Int J Mol Sci, 2018). Non solo, l’olio di jojoba contiene ceramidi ed è affine al sebo prodotto dalle nostre ghiandole sebacee e, pertanto, il suo utilizzo aiuta a bilanciare la produzione di sebo (Al Obaidi et al, Biol Res, 2017). Spruzza poca acqua floreale, come l’acqua di lavanda che calma irritazioni e rossori, e applica la tua crema o anche, direttamente, qualche goccia di olio di jojoba. Puoi aggiungere alla crema o all’olio una goccia di olio essenziale di camomilla o di lavanda, che calmano i pruriti e gli arrossamenti. Infine, potrebbe essere utile, in questo periodo, evitare l’uso del fondotinta e della cipria che potrebbero peggiorare i brufoli e i punti neri. Da ridurre l’uso anche dello scrub che, in caso di pelle infiammata, peggiora l’infiammazione (American Academy of Dermatolgy Association).