L’erba mate è originaria del Sudamerica, da questa pianta si ottiene un tè, il mate appunto. L’infuso che si ottiene è ricco di caffeina, risultando ideale quindi contro la stanchezza e in periodi che richiedono grande concentrazione e sforzo fisico e mentale. Non solo, il mate ha proprietà antiossidanti, ha un potente effetto diuretico aiutando il lavoro dei reni e risultando utile in caso di ritenzione idrica, cellulite e come prevenzione alla formazione di calcoli, migliora la circolazione e stimola il metabolismo, esplicando quindi anche un’azione dimagrante, e, in base a uno studio del 2009 pubblicato sulla rivista scientifica Journal of agricultural and food chemistry, l’infuso di erba mate avrebbe anche la capacità di ridurre il colesterolo cattivo LDL . Bere il mate dopo pranzo può anche aiutare la digestione, agendo come stimolante. Dato il contenuto di caffeina il consiglio è evitare di bere il mate nelle ore serali, meglio come tisana a metà mattina o nel primo pomeriggio. Per quanto riguarda la preparazione, è la stessa del tè verde: porta un litro di acqua alla temperatura di 70 gradi, togli dal fuoco e lascia in infusione 2 cucchiai di erba mate essiccata per una decina di minuti, filtra e bevi non più di tre tazze al giorno. Esiste anche un altro modo di assumere il mate secondo un antico rituale: in questo caso bisogna avere a disposizione un contenitore chiamato mate o matero e una cannuccia, la bombilla, con un filtro a un’estremità. Si versa il mate a montagnola direttamente nella ciotola fino a riempirla per tre quarti, poi si versa l’acqua a 70 °, si lascia riposare qualche minuto e si beve con l’apposita cannuccia.

Mate
novembre 23, 2016
Proprietà diuretiche e antiossidanti, prevenzione ai calcoli, utile in caso di ritenzione idrica e cellulite, effetto saziante e di aiuto alla digestione, supporto per la concentrazione, sforzo fisico e mentale, energia, capace di ridurre i livelli di colesterolo cattivo LDL, azione dimagrante
AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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