Le more sono i frutti del rovo, nome scientifico Rubus ulmifolius, pianta appartenente alla famiglia delle Rosaceae. Le more hanno interessanti proprietà salutari e, in base ai dati riportati nel database curato dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti d’America, questi frutti sono ricchi di vitamina C (21 mg ogni 100 grammi di more), importante per sostenere il sistema immunitario, combattere i radicali liberi, assorbire il ferro e rigenerare la pelle, K (quasi 20 microgrammi per 100 g, circa un terzo della dosa giornaliera raccomandata), utile per la coagulazione del sangue e il metabolismo delle ossa, ma anche vitamina E (1,2mg/100g) ed A, sali minerali quali manganese (0,6 mg per 100 g), magnesio (20mg/100g), calcio (29 mg/100g) e potassio (162 mg/100g). Le more sono caratterizzate da un alto contenuto in fibre, sono una fonte importante di sostanze antiossidanti come le antocianine, flavonoidi ed ellagitannini, che fanno delle more anche un frutto anti cancro capace di inibire la proliferazione di cellule tumorali del polmone (Feng et al, Nutr Cancer, 2004), ma anche, proprio come mirtilli, fragole e lamponi, del cavo orale, seno, colon e prostata (Seeram et al, J Agric Food Chem, 2006). Studi scientifici hanno osservato che introdurre nella propria dieta i frutti di bosco, tra cui anche le more, avrebbe un effetto protettivo sul cervello aiutando a prevenire malattie degenerative legate all’invecchiamento e migliorando la neuroplasticità e la trasmissione neuronale (Miller et al, Journal of Agricultural and Food Chemistry, 2012). Non solo, le more sono antinfiammatorie, capaci di agire anche a livello delle infiammazioni gastriche (Sangiovanni et al, PLoS One, 2013), sono antibatteriche, utili a contrastare le infezioni di gengive e cavo orale (Gonzalez et al, J Periodontal Res, 2013) e si sono dimostrate capaci di tenere sotto controllo la pressione sanguigna, come dimostrato da uno studio (Aghababaee et al, J Res Med Sci, 2015) che ha somministrato ogni giorno per 8 settimane ai partecipanti, tutti con valori elevati di colesterolo e trigliceridi, 300 ml di succo di more con polpa. Al termine del trattamento i ricercatori hanno osservato una diminuzione dei markers infiammatori come la proteina C reattiva, e quindi di conseguenza una diminuzione dell’infiammazione, e un calo della pressione sanguigna. Infine, come testimoniato dal dott Fausto Aufiero nel libro Il ruolo nutrizionale e terapeutico degli alimenti, le more aiutano a contrastare la tosse con catarro grazie all’attività decongestionante, tonica e antinfiammatoria sui bronchi. Insomma, le more possono essere una colazione o una merenda davvero deliziosa e salutare, non fartele mai mancare!

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settembre 16, 2018
Vitamine e sali minerali, potente azione antiossidante e anticancro, proprietà antinfiammatorie e antibatteriche, utili a tenere sotto controllo la pressione sanguigna, azione protettiva sui bronchi e sulla mucosa gastrica
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Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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