E' essenziale essere consapevoli di cosa si applica sul viso. Proseguiamo questo percorso di consapevolezza approfondendo la tematica riguardante l’idratazione del viso. Abbiamo visto, in un post precedente, come sia possibile applicare oli vegetali sulla pelle per nutrirla con acidi grassi, vitamine e antiossidanti. Ma esistono anche le creme, che altro non sono che emulsioni di una parte grassa, data da burri e oli, e una parte acquosa, che può essere acqua o idrolati. Nelle creme abbiamo già quindi presente la parte acquosa che, oltre a conferire leggerezza alla crema, permette anche un migliore assorbimento della componente oleosa. Pertanto non occorre inumidire il viso prima dell’applicazione. Se non ti piace spignattare e preferisci acquistare la crema bada che contenga in buona percentuale burri e oli vegetali. Infatti molte creme sostituiscono gli oli vegetali con gli oli minerali di provenienza chimica (Paraffinum liquidum, petrolatum, cera microcristallina) che fanno massa ma non portano benefici, anzi, danno solo l’impressione di portare levigatezza ma intanto tendono a soffocare la pelle. Creano infatti un film che non lascia respirare la pelle, ostruiscono i pori e velocizzano l’invecchiamento. L’aspetto della pelle quindi si deteriora e si pensa di dover applicare ancora più prodotto per risolvere il problema, questo però non fa che peggiorare la situazione. Se presenti, gli oli vegetali sono spesso tra gli ultimi posti nell’elenco degli ingredienti sul retro della confezione (INCI), quindi questo significa una presenza dell’ingrediente molto piccola. In più le creme comperate possono contenere siliconi, che non portano beneficio alcuno per la pelle e hanno un impatto ecologico negativo (Dimetichone, ciclopenasiloxane), plastiche e prodotti potenzialmente irritanti (PEG, PPG, EDTA e BHT) e anche ingredienti potenzialmente capaci di liberare formaldeide (Quaternium-15, Quaternium-18, Polyquatrnium-10, Diazolidinyl Urea). Certo, probabilmente perderai un po’ di tempo a leggere l’etichetta o farai diventare matta una commessa ma almeno avrai la certezza che non starai spalmando niente di irritante, tossico o comedogenico sulla tua pelle. Altrimenti puoi cimentarti tu a creare la tua crema viso perfetta. Bisogna prenderci la mano perché si tratta di creare un’emulsione, come per la maionese, e i primi tentativi possono andare a vuoto, ma il risultato poi ripaga di tutti gli sforzi, solo in questo modo infatti puoi avere il totale controllo degli ingredienti che metti sulla pelle e puoi scegliere i prodotti, gli oli e i burri migliori in base alle tue necessità. Ottimo il burro di karitè, da evitare invece il burro di cacao che è comedogenico, va bene per le labbra meno per il viso! Tra gli oli puoi sbizzarrirti, puoi inserire olio di jojoba, di argan, di vinacciolo o di lampone, quest’ultimo è anche capace di proteggere la pelle dai raggi UV. Per la parte acquosa ottimo il gel di aloe, che lenisce e protegge, ma puoi anche usare un idrolato o un infuso come quello di malva o camomilla o anche semplice acqua portata ad ebollizione e poi fatta raffreddare. Puoi aggiungere oli essenziali per dare una profumazione, meglio evitare però gli oli essenziali di agrumi che potrebbero causare fotosensibilizzazione. Come emulsionanti puoi scegliere lecitina di soia e cera d’api, che in piccole quantità non solo è ben tollerata ma è anche idratante e nutriente. Solo non esagerare con quest’ultimo ingrediente che, ad alte dosi, risulta comedogenico. Puoi consultare la sezione Video blog per trovare una ricetta simpatica, semplice e veloce per una crema viso fai da te!

Natural beauty, idratazione del viso Parte 2, le creme
aprile 29, 2018
Come idratare la pelle con creme, una piccola guida sui cosmetici che si acquistano e su quali ingredienti prestare attenzione perché tossici, irritanti o comedogenici, cosa preferire invece per creme fai da te
AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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