Contro il nuovo coronavirus è essenziale la prevenzione, rispettando le misure igieniche e di distanziamento. Al di là di questa premessa, è però anche importante mettere il nostro corpo nelle migliori condizioni per far fronte a ogni minaccia, tra cui anche quella virale causata dal nuovo coronavirus. La dieta gioca un ruolo essenziale, anche in questo caso. Vediamo cosa dicono le ultime ricerche scientifiche sull'alimentazione per rinforzare le nostre naturali difese ma anche per ridurre l'eccessiva infiammazione che, come è stato dimostrato, causa un decorso severo della malattia e apre anche le porte al Long Covid. Il Long Covid è una condizione che compare anche mesi dopo la guarigione dall'infezione da nuovo coronavirus ed è caratterizzata da sintomi come confusione mentale, perdita di massa muscolare, dimagrimento, dolore ai muscoli e alle articolazioni, spossatezza e tosse.
Tè verde dall'azione antivirale
Il tè verde ha mostrato di possedere un'interessante azione antivirale. Studi precedenti avevano già potuto dimostrare che l'epigallo catechina gallato, il più potente principio attivo del tè verde, ha un'azione antivirale ad ampio spettro che risulta efficace anche a contrastare i virus respiratori (Liu et al, Cell Biosci, 2021). Test in laboratorio hanno mostrato che gli antiossidanti del tè verde contribuiscono a inibire l'ingresso ma anche la replicazione del virus dell'influenza A. E questa azione antivirale del tè verde si osserva anche contro il nuovo coronavirus. Infatti, studi recentissimi hanno mostrato che l'epigallo catechina gallato può inibire l'infezione ma anche la replicazione del nuovo coronavirus. Non solo, questa sostanza è anche in grado di ridurre l'infiammazione, abbassando così l'iperreattività del sistema immunitario, che altrimenti determinerebbe un decorso più severo ma anche conseguenze sul lungo termine importanti, anche dopo la guarigione, come accade nel Long Covid (Liu et al, Cell Biosci, 2021). Ricordiamo che per massimizzare le proprietà del tè verde occorre osservare qualche accorgimento durante la preparazione. Per prima cosa l'acqua non deve bollire, ma dovrebbe essere intorno a 60-70° C. L'acqua va quindi tolta dal fuoco e solo in quel momento si aggiungono le foglioline di tè, un cucchiaino di tè per tazza più un cucchiaino per la teiera, si dice così. L'infusione è lunga, dovrebbe arrivare a dieci minuti in modo da estrarre tutte le catechine. Filtra e bevi il tè entro l'ora successiva.
Contro i virus spazio ai polifenoli
I polifenoli sono preziosi antiossidanti naturali, contenuti in frutta e verdura, che possono aiutare nella lotta al nuovo coronavirus, bloccando l'ingresso del virus, la sua replicazione ma anche attenuando una risposta immunitaria eccessiva. Per esempio, quercetina e kaempferolo, contenuti nei frutti di bosco, nelle bacche di sambuco, nelle ciliegie, ma anche nella cipolla, negli asparagi, nella lattuga, nell'origano, negli spinaci e nel cavolo riccio, sono antivirali e antinfiammatori. Degna di nota è anche la teanina del tè nero, che risulta un potente inibitore della replicazione di SARS CoV 2. I composti fenolici, come acido clorogenico, caffeico e gallico, contenuti nel caffè, nell'olio evo, nelle mele, nei carciofi, nelle carote, nei pomodori, nelle melanzane, nel kiwi, nell'uva e nella melagrana, contrastano il nuovo coronavirus, così come anche il virus dell'herpes simplex, dell'epatite B e C e dell'influenza A. Infine, da non dimenticare il resveratrolo dell'uva, che contrasta in modo efficace i virus (Da Silva et al, Biocatal Agric Biotechnol., 2021).
Il ruolo della dieta contro il Long Covid
Il Long Covid può portare con sé la perdita di massa muscolare e un deciso dimagrimento, a causa dell'alto livello di infiammazione. Pertanto, risulta importante inserire a ogni pasto o merenda una fonte di proteine, sia vegetali che animali. In più, alcuni amino acidi, come arginina e glutamina, contenuti nei semi, nelle mandorle, noci e pinoli, ma anche pesce e uova, giocano un ruolo essenziale nella modulazione della risposta immunitaria (Barrea et al, Nutrients, 2022" href="#quote-4">Barrea et al, Nutrients, 2022). Dal momento che il Long Covid è il risultato di un elevato livello di infiammazione, risultano importanti anche gli acidi grassi omega 3, dal momento che riducono l'infiammazione (Barrea et al, Nutrients, 2022). Alimenti che contengono gli omega 3 sono i semi di chia, i semi di lino, pesce, come salmone e sardine, e noci. Oltre a quanto riportato, è importante non farsi mancare frutta e verdura, soprattutto se ricche di quercetina e resveratrolo, vista l'azione antinfiammatoria. Infine, un ruolo viene giocato anche dalla vitamina D, che riduce l'infiammazione e rinforza il sistema immunitario. Da non dimenticare anche che l'infezione da nuovo coronavirus riduce i livelli di vitamina D, da qui l'importanza di un'integrazione di questa vitamina. Fonti di vitamina D sono i raggi solari, ma anche formaggi, pesce e funghi. È possibile ricorrere a integratori di vitamina D ma in questo caso chiedi sempre prima consiglio al tuo medico (Barrea et al, Nutrients 2022).
Corteccia di neem, il futuro alleato contro il nuovo coronavirus?
Infine, ecco una notizia molto recente che apre la strada a trattamenti promettenti contro il coronavirus e le sue varianti. Ebbene, anche il neem scende in campo nella lotta a questo virus. In particolare, la corteccia di neem, grazie alle sue proprietà antivirali, ha mostrato di legarsi alle proteine spike del virus SARS CoV 2, prevenendo così l'infezione ed eventualmente anche la sua proliferazione. Non solo, la corteccia di neem ha mostrato di legarsi al virus in più punti aprendo la strada all'ipotesi che questo rimedio possa essere efficace anche contro le varianti del virus (Sarkar et al, Virology, 2022). Il passo successivo sarà ora elaborare medicine a base di neem per contrastare l'infezione virale.