La passiflora, o “fiore della passione” chiamata così perché ricorda la corona di spine, è una pianta medicinale conosciuta già dagli Aztechi, fu portata in Europa nel XVII secolo e utilizzata per le sue proprietà antispasmodiche e sedative. Questa pianta calma il sistema nervoso centrale e aiuta, come dimostrato da studi scientifici, sia a curare che a prevenire insonnia, irritabilità, agitazione e ansia, anche durante la menopausa, rilassando senza generare depressione, la passiflora agisce portando sollievo a vari disturbi di origine nervosa come colite o gastrite. Sembra infatti che la passiflora sia in grado di aumentare l’acido ?-amminobutirrico, o GABA, un neurotrasmettitore capace di ridurre l’attività di alcune cellule cerebrali generando uno stato di rilassamento. La passiflora risulta di aiuto anche in caso di intestino irritabile, grazie all’attività antispasmodica, e porta sollievo in caso di crampi mestruali. Non usare la passiflora in gravidanza e allattamento, in generale si consiglia di non assumere la passiflora per un periodo superiore a due mesi. La passiflora può interagire con alcuni farmaci, come alcuni antidepressivi, farmaci per l’insonnia e anticoagulanti, chiedi quindi sempre consiglio al tuo medico.
Infuso
Puoi preparare un infuso di passiflora portando a bollore una tazza di acqua, toglila dal fuoco e lascia in infusione 1 cucchiaino di passiflora essiccata per dieci minuti. Filtra e bevi prima di andare a dormire come rimedio per l’insonnia o, in caso di ansia durante il giorno, puoi bere fino a 3 tazze al giorno o assumere qualche cucchiaio di infuso al bisogno, quando l’agitazione prende il sopravvento. La passiflora ha un effetto veloce ma si consiglia comunque di non esagerare con il suo uso.
Estratto secco
Puoi assumere 2 compresse al giorno.
Tintura madre
Da 10 a 30 gocce di tintura madre tre volte al giorno.