Da anni i ricercatori cercano di trovare una risposta a quello che si chiama il Paradosso francese. I francesi infatti, pur avendo una dieta ricca di grassi saturi dannosi per il cuore, mostrano un’incidenza bassa di malattie cardiovascolari e infarti. A lungo si è ritenuto che il vino rosso con il suo alto contenuto di resveratrolo, un potente antiossidante, potesse spiegare quanto osservato. Tuttavia, negli ultimi anni si è capito che il vino rosso da solo non può spiegare il paradosso e l’attenzione si sta focalizzando anche su altre abitudini. È di poche settimane fa la ricerca che ha evidenziato che il modello francese dello stare a tavola in compagnia, a orari fissi, abbia un ruolo preventivo nei confronti di sovrappeso e obesità. Ma c’è dell’altro che potrebbe spiegare il paradosso francese. In particolare, sembra che il Roquefort, un formaggio prodotto a partire da latte di pecora, abbia un ruolo protettivo sul sistema cardiovascolare. Questo formaggio di pasta semidura si presenta con le caratteristiche venature bluastre, proprio come quelle dell’italiano gorgonzola, prodotte dallo sviluppo di una muffa, il Penicillum Roqueforti. Sulla base di ricerche scientifiche (Petyaev et al, Med Hypotheses, 2012), nel processo di stagionatura si sviluppano nel formaggio delle sostanze capaci di ridurre i marcatori pro infiammatori (questi marcatori sono la proteina C reattiva, l’interluechina 6 o il fattore di necrosi tumorale alfa), e quindi l’infiammazione. Non solo, è stato possibile rilevare nel roquefort delle sostanze capaci di tenere sotto controllo la pressione sanguigna e la sintesi del colesterolo. In base anche ad un altro studio (Petyaev et al, Scientific World Journal, 2013), è stato possibile osservare l’azione antinfiammatoria del roquefort e anche la sua capacità, attraverso una sua proteina, di inibire la propagazione dell’infezione di un batterio, la Chlamydia pneumoniae, una delle cause della polmonite. Ma questa osservazione ha implicazioni anche sulla salute del cuore. Infatti, proprio in base a diversi studi scientifici, come il lavoro pubblicato sulla prestigiosa rivista The Lancet nel 1999 che ha fatto da apripista a questo tipo di ricerche (Kontula et al), sembra che l’infezione cronica da Chlamydia pneumoniae sia correlata allo sviluppo di arteriosclerosi e a un rischio aumentato di infarto. Queste ricerche sono ancora in fase di sviluppo così come non è ancora chiaro il meccanismo anti clamidia del formaggio Roquefort, ma se questi dati venissero chiariti questo risultato sarebbe un importante tassello in più nella comprensione delle cause dell’infarto e della correlazione tra dieta e salute.

Roquefort
ottobre 24, 2018
Azione anti infiammatoria, antibatterica e capace di svolgere un ruolo protettivo sul sistema cardiovascolare, in base a studi scientifici
AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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