La santoreggia, nome scientifico Satureja, appartiene alla famiglia delle Labiate e deve il suo nome, “satureja” da satiro, grazie alle sue proprietà afrodisiache già note ai tempi degli antichi greci che avevano consacrato la pianta a Dioniso in onore del quale venivano organizzati i baccanali. La santoreggia ha proprietà toniche, energetiche, antifermentative, digestive, espettoranti, antidiarroiche, diuretiche oltre che afrodisiache, queste ultime testimoniate anche dal noto erborista francese Messèguè. Usa questo rimedio in caso di astenia, impotenza, meteorismo, pancia gonfia, diarrea sia acuta che cronica, tosse grassa, bronchite ma anche, data l’azione diuretica, gotta e reumatismi. Ecco come si può assumere la santoreggia:
Infuso
Prepara un infuso portando a bollore un litro di acqua, toglilo dal fuoco e metti in infusione per una decina di minuti un cucchiaio di santoreggia essiccata. Puoi bere da 2 a 4 tazze al giorno.
Tintura madre: 30-40 gocce da 1 a 3 volte al giorno diluite in acqua.
Come condimento
Puoi condire i cibi più pesanti come gli spezzatini, selvaggina con un rametto di santoreggia per facilitarne la digestione.