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Spegni le infiammazioni del colon e tutti gli organi ci guadagnano in salute

Spegni le infiammazioni del colon e tutti gli organi ci guadagnano in salute

ottobre 16, 2022
Alimenti, erbe e spezie che contrastano l'infiammazione del colon e portano miglioramenti in caso di sindrome del colon irritabile e altre malattie infiammatorie che colpiscono l'intestino
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Oggi cerchiamo di capire come mai è così importante prenderci cura della salute del colon. Focolai di infiammazione, patogeni, stress e cattiva alimentazione possono mettere a dura prova la salute di questo organo con conseguenze che non riguardano solo la digestione. Infatti, dalla salute del colon dipendono il nostro umore, la memoria, il sistema immunitario, il cuore e persino il fegato. Vediamo allora cosa possiamo fare noi nella vita di tutti i giorni per proteggere il colon e il microbiota, che è l'insieme di batteri che vivono nel colon.

Alimenti amici dell'intestino

Alcuni alimenti contengono particolari fibre dall'azione prebiotica, capace cioè di nutrire e promuovere i batteri buoni che popolano l'intestino. Tra questi alimenti possiamo citare l'avocado, che, oltre a supportare il microbiota, apporta preziose sostanze antinfiammatorie, anti obesità e cardioprotettive (Bhuyan et al, Antioxidants, 2019). Altri alimenti con proprietà prebiotiche sono l'asparago, l'aglio, l'avena, la cicoria, la cipolla, il topinambur, la banana, il miele, l'orzo, la segale, la soia e i legumi (Davani Davari et al, Foods, 2019). E poi una buona notizia per i golosi, anche il cacao e il cioccolato fondente sono prebiotici e antinfiammatori (Sorrenti et al, Nutrients, 2020)! Come mostrato da recenti studi scientifici, l'assunzione di prebiotici ha portato a miglioramenti nei sintomi della sindrome del colon irritabile e nella malattia di Crohn. Non solo, i prebiotici riducono la presenza dei batteri patogeni e contribuiscono a migliorare la funzionalità della barriera intestinale, la protezione contro le possibili minacce ed allergeni (Carlson et al, Curr Dev Nutr, 2018).

Olio evo contro le infiammazioni intestinali

L'olio evo protegge l'intestino grazie alle sostanze in esso contenute, quali acido oleico e composti fenolici. Infatti, l'acido oleico contrasta l'infiammazione del colon e i composti fenolici proteggono le cellule del colon dai danni dei radicali liberi e migliorano i sintomi dalla sindrome dell'intestino irritabile (Cariello et al, Nutrients, 2020).

Curcuma contro le infiammazioni intestinali

La curcuma, grazie al suo principio attivo curcumina, aiuta a proteggere la salute intestinale. Infatti, la curcumina supporta il microbiota, è antimicrobica e antinfiammatoria e rinforza la barriera intestinale (Burge et al, Int J Mol Sci, 2019). La curcuma compare anche in una miscela di erbe e spezie studiata da una recente ricerca australiana, che ne ha dimostrato la validità in caso di problemi intestinali. La miscela, che, oltre alla curcuma, comprendeva anche aloe, menta e olmo rosso, ha migliorato la funzionalità della barriera intestinale e la composizione del microbiota e ha anche ridotto il reflusso gastrico (Ried et al, Nutr Res, 2020).

Colon in salute, benefici

Un intestino infiammato e non perfettamente funzionante non porta solo problemi a livello della digestione, dolori, stitichezza e diarrea, che comunque sono condizioni che peggiorano la qualità della vita. Dalla salute del colon, infatti, dipende la salute anche di altri organi, come il cervello. È stato dimostrato che un microbiota in salute produce acidi grassi a catena corta, che sono sostanze antinfiammatorie che vengono immesse nel flusso sanguigno e migliorano la sensibilità all'insulina. Tutti questi effetti a loro volta aiutano ad ottimizzare l'asse intestino cervello e a far funzionare al meglio l'ippocampo e la corteccia frontale con benefici sulla capacità di elaborazione delle informazioni, sulla memoria e sull'attenzione (Dreher et al, Nutrients, 2021). Pertanto, assumere prebiotici che supportano il microbiota aiuta anche a rinforzare la funzionalità cognitiva. Non solo, i prebiotici agiscono anche sull'umore, riducendo il rischio di ansia e depressione, e potenziano il sistema immunitario, anche contro l'influenza. Infatti, l'assunzione di prebiotici ha migliorato le difese e ha ridotto sintomi e ospedalizzazione in caso di influenza. I prebiotici riducono il rischio di allergie cutanee, di eritema e di pelle secca (Davani Davari et al, Foods, 2019). In più, i prebiotici si dimostrano capaci di proteggere il cuore, contribuendo ad alzare il colesterolo buono HDL e a ridurre la produzione di colesterolo endogeno (Davani Davari et al, Foods, 2019).

Il collegamento tra microbiota e fegato

Prendersi cura del proprio microbiota porta vantaggi anche al fegato. Anche se questo collegamento, a prima vista, può sembrare azzardato, in realtà recenti studi hanno dimostrato che un microbiota sbilanciato apre la strada a malattie del fegato, come fibrosi, cirrosi e tumori. Invece, ristabilire il microbiota e la barriera intestinale ha portato ad una riduzione dell'infiammazione epatica (Schneider et al, Nature Communications, 2022).

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