Il tofu ha origini molto antiche, sembra infatti risalire alla Cina del secondo secolo a.C.. Si presenta come un panetto di colore bianco e proviene dalla lavorazione dei fagioli di soia, che vengono lasciati in ammollo in acqua e poi sottoposto a pressurizzazione in modo da estrarre il latte. Dalla coagulazione di questo latte, attraverso la cagliatura ad opera di una sostanza che può essere un composto naturale marino, il nigari, o il cloruro di magnesio o ancora il cloruro di calcio, o il solfato di calcio o sostanze acide come aceto o succo di limone si ottiene il tofu. Si tratta del prodotto non caseario più ricco di calcio, in più apporta anche altri sali minerali quali potassio, ferro, manganese, magnesio e fosforo, vitamine del gruppo B ed è fonte di proteine complete, invece non contiene lattosio.
Non solo, il tofu, come altri prodotti della soia quali, per esempio, la farina di soia, gli edamame o anche il miso, contiene gli isoflavoni, che sono dei polifenoli, i principali sono la ginesteina, gliciteina e la daidzeina, con una potente azione antiossidante capace di bloccare la stimolazione delle cellule tumorali da parte degli estrogeni. Infatti hanno la caratteristica di esser molto simili a questo ormoni prodotti dal corpo, e per questo sono anche chiamati fitoestrogeni, ne prendono il posto ma hanno un’azione più blanda (L’alimentazione anti-canco, R. Beliveau, professore presso la facoltà di medicina dell’Università di Montreal, e D. Gingras, ricercatore presso l’Ospedale Sainte-Justine).
In più, gli isoflavoni della soia agiscono contro l’angiogenesi, cioè possono agire bloccando il nutrimento ai tumori (Anti cancro, dr. David Servan Schreiber). Infine, diversi studi indicano che i prodotti di soia contenenti isoflavoni, come appunto il tofu, hanno un effetto protettivo sulla salute cardiovascolare dal momento che migliorano la funzione dell’endotelio, che è il rivestimento della superficie interna di vasi sanguigni e cuore (Beavers et al, Nutrition, metabolism and cardiovascular disease, 2012; o ancora Chan et al, European heart journal, 2008) ma agiscono anche abbassando i livelli di colesterolo totale e il rapporto colesterolo totale - colesterolo buono [1]. Il tofu può essere consumato crudo, tagliato a dadini e aggiunto alle insalate, o cotto, in questo caso prende il sapore degli ingredienti con cui viene cucinato. Può essere aggiunto alle minestre, alle verdure cotte in padella o per preparare gustose salse o anche per conferire cremosità ai dolci o al ripieno delle torte salate. Preferisci tofu di provenienza biologica non OGM.