Il topinambur è un tubero che, in questo periodo dell'anno, fa la sua comparsa sugli scaffali dei supermercati. Il topinambur si presenta con una forma molto simile allo zenzero, ha una polpa bianca commestibile dal sapore che ricorda il carciofo, ma più delicato. Tuttavia, un po' perché è poco conosciuto, un po' perchè a volte proprio non si sa come servirlo in tavola, questo tubero viene spesso trascurato. Ma il topinambur oltre a essere semplicemente delizioso e capace di arricchire anche i piatti più semplici, è un vero concentrato di proprietà salutari. Oggi quindi vediamo di capire perchè il topinambur è un tubero da rivalutare e da inserire più spesso nelle preparazioni culinarie, sulla base delle più recenti ed interessanti ricerche scientifiche.
Topinambur per il microbiota intestinale
Il topinambur è ricco di inulina che ha un'importante azione prebiotica, dal momento che risulta capace di supportare il microbiota intestinale favorendo la proliferazione dei batteri buoni (Bakku et al, Molecules, 2022 - Trullas et al, Animals, 2022). Questo effetto è degno di nota dal momento che un microbiota in salute sa difendere efficacemente l'intestino dai patogeni, migliora la digestione, ma anche l'assorbimento di nutrienti, come il calcio, il magnesio e la vitamina B, supporta il sistema immunitario e riduce le infiammazioni e il rischio di sviluppare diabete, malattie cardiovascolari, degenerazioni cellulari e depressione (Yang et al, Biotechnol Rep, 2015).
Topinambur contro il diabete
Il topinambur aiuta a controllare la glicemia attraverso diversi meccanismi. Per prima cosa, l'inulina del topinambur contribuisce a migliorare la tolleranza al glucosio. Poi, il topinambur partecipa all'inibizione di un enzima, chiamato alfa glucosidasi, preposto alla scissione degli amidi in zuccheri semplici, riducendo così l'assorbimento del glucosio e la glicemia (Takahashi et al, Food Nutr Res, 2022). Non solo, catechine e flavonoidi contenuti in questo tubero aiutano a contrastare lo stress ossidativo e i danni agli organi interni, come i reni, che il diabete tipo due può causare (Bakku et al, Molecules, 2022). È stato osservato che una porzione da 100 grammi di topinambur, consumata insieme a carboidrati raffinati ha saputo ridurre la glicemia post prandiale in persone con prediabete (Takahashi et al, Food Nutr Res, 2022).
Topinambur per la salute del cuore
Il topinambur protegge il cuore. Infatti, grazie all'inulina che contiene, aiuta a ridurre il colesterolo totale e i trigliceridi (Bakku et al, Molecules, 2022 - Okada et al, Asian Pac J Trop Med, 2017).
Topinambur e fegato
Il topinambur contiene preziosi antiossidanti che hanno mostrato di contrastare la steatosi epatica, o fegato grasso (Bakku et al, Molecules, 2022). In base a studi scientifici, l'inclusione dei topinambur in una dieta sana e varia è un valido rimedio per prevenire il fegato grasso (Chang et al, Br J Nutr, 2014).
Topinambur e degenerazioni cellulari
Il topinambur, grazie al suo contenuto in antiossidanti ed inulina, ha mostrato di contrastare i danni dei radicali liberi ma anche le degenerazioni cellulari, risultando particolarmente protettivo per colon e seno (Yang et al, Biotechnol Rep, 2015).
Topinambur, usi in cucina e avvertenze
Il topinambur ha un gusto davvero delizioso e si presta a diverse preparazioni. Nella sezione alimentazione sana puoi trovare la ricetta dei filetti di orata con topinambur e salsa di noci del Brasile e anacardi, ma anche la padellata ricca di verdure con salsa alla senape e persino i calamari ripieni. È possibile anche consumare il topinambur crudo, dopo averlo ben lavato e grattugiato sulle insalate o tagliato a fettine sottilissime e condito con succo di limone. Il topinambur quindi è benefico, squisito e, come abbiamo visto, anche facile da aggiungere alle preparazioni culinarie. L'unica avvertenza è, soprattutto se non si è abituati, quella di introdurlo gradualmente nella dieta in quanto potrebbe causare problemi intestinali, come gonfiore addominale e flatulenza.