Triphala è un rimedio ayurvedico utilizzato come tonico per l’intestino con una blanda azione lassativa e un effetto antispasmodico e carminativo. Questa preparazione è costituita dall’insieme di tre frutti, amalaki, nome scientifico Emblica officinalis, ricco di vitamina C e dall’azione rivitalizzante, digestiva e ringiovanente, haritaki, nome scientifico Terminalia chebula, ha un’attività drenante e antivecchiamento, e infine bibhitaki, nome scientifico Terminalia belerica con effetti benefici sull’intestino irritabile, stipsi e allergie. Questo rimedio della medicina tradizionale indiana trova quindi applicazione in caso di disturbi digestivi, costipazione provocata dall’ansia, inappetenza, colon irritabile, intossicazioni intestinali, aiuta a rimuovere le tossine che si possono accumulare nel corpo in caso di cattivo funzionamento intestinale ed è un antiossidante contro l’azione dei radicali liberi e i processi di invecchiamento. Puoi trovare triphala sotto forma di integratore in erboristeria o negozi specializzati, la dose è di 1 compressa al giorno con 1 bicchiere di acqua calda la sera prima di andare a dormire. In alternativa è possibile ricorrere alla polvere, 1 cucchiaino di triphala al giorno per preparare infusi, mentre è anche possibile utilizzare la polvere di triphala per disinfettare bocca e gengive sanguinanti. È sufficiente sciogliere un cucchiaino di triphala in acqua, mescolare ed eseguire gli sciacqui. Non eccedere con l’assunzione del rimedio in quanto, a dosi molto elevate, può provocare dissenteria. Evita in gravidanza e allattamento.

Triphala
aprile 26, 2017
Azione digestiva, lassativa, antispasmodica e carminativa, rimedio in caso di colon irritabile, stipsi, inappetenza, rimuove le tossine e ha un effetto antiossidante, per uso esterno risulta di aiuto in caso di infiammazioni del cavo orale e gengive sanguinanti
AUTORE
Unisce la sua passione per uno stile di vita naturale e la sua formazione universitaria, è infatti laureata in fisica e ha il dottorato di ricerca in fisica, settore biofisica. Leggere articoli scientifici, documentarsi sulle ultime ricerche e testare nuovi metodi e ricette è quindi da sempre il suo lavoro, che, speriamo, di aver reso utile.
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