L’uva ursina, nome scientifico Arctostaphylos uva-ursi, è una pianta della famiglia delle Ericaceae da cui si ricava un importante rimedio naturale per trattare le infezioni del tratto urinario. Queste infezioni, che includono, per esempio, la cistite, sono molto comuni, soprattutto nelle donne. Si stima infatti che nel corso di tutta la sua vita ogni donna abbia un rischio pari al 50% di sviluppare una di queste infezioni (Trill et al, Trials, 2017). Spesso le infezioni del tratto urinario vengono trattate con antibiotici, tuttavia, in caso di cistiti ricorrenti, sintomi lievi o resistenza agli antibiotici può essere utile cercare delle alternative più naturali. Una di questa è certamente data dall’uva ursina il cui effetto benefico è riconosciuto da studi scientifici. Non solo, l’uso di questa pianta è anche accettato come trattamento da diversi organi di regolamentazione medica, come il German Federal Institute for Drugs and Medical Devices della Germania. Ma vediamo meglio le proprietà dell’uva ursina e come assumere questo rimedio erboristico.
Uva ursina, proprietà
L’uva ursina è considerata diuretica, antisettica per le vie urinarie, astringente, e quindi capace di ridurre il gonfiore dei tessuti causato dall’infiammazione, e antinfiammatoria. Estratti delle sue foglie contengono flavonoidi e terpenoidi, dall’azione antiossidante, tannini e una sostanza chiamata arbutina, a cui si deve principalmente l’azione antimicrobica a antisettica. Grazie a queste caratteristiche, questi estratti hanno dimostrato, in vitro, di contrastare diversi organismi tra cui Escherichia coli, una delle cause più comuni delle infezioni del tratto urinario (Trill et al, Trials, 2017 - Afshar et al, BMC Complement Altern Med, 2018). Quindi, assumere uva ursina aiuta a contrastare l’infezione che interessa le vie urinarie svolgendo un’azione antibatterica e diuretica, non solo, il rimedio agisce anche attenuando il dolore e calmando lo stimolo frequente a urinare per l’effetto astringente della pianta che contrasta il gonfiore.
Uva ursina e controindicazioni
L’assunzione di uva ursina è considerata sicura e non presenta tossicità. Sono stati comunque segnalati leggeri effetti collaterali che riguardano il tratto gastro intestinale per la ricchezza in tannini (Afshar et al, BMC Complement Altern Med, 2018 - de Arriba et al, Int J Toxicol, 2013). In ogni caso l’uva ursina non va assunta per periodi di tempo lunghi e va evitata in gravidanza, allattamento e nei bambini piccoli.
Uva ursina, come si assume
In caso di cistite acute e recidivante, uretrite ma anche calcolosi delle vie urinarie puoi fare ricorso all’uva ursina. L’uva ursina si trova in farmacia o erboristeria sotto forma di pianta essiccata per preparare decotti, che risultano efficaci in quanto l’arbutina, il principio attivo dell’uva ursina, è solubile in acqua (Fonte PubChem). Prendi un cucchiaio di foglie secche di uva ursina e versale in 200 ml di acqua bollente, quindi circa una tazza. Lascia in infusione per 15 minuti coprendo con un coperchio. Bevi 3-4 tazze al giorno lontano dai pasti. In alternativa, è possibile reperire anche la tintura madre di uva ursina, 50 gocce diluite in acqua da prendere 1 volta al giorno.
Uva ursina e sinergie
Per un’azione preventiva è anche possibile sfruttare la sinergia di uva ursina e tarassaco. Infatti, è stato pubblicato uno studio che ha osservato che l’assunzione per un mese di estratti di uva urina e tarassaco ha ridotto del 23%, nel corso di un intero anno, la ricomparsa dei sintomi (Larsson et al, Current Therapeutic Research, 1993). Questo è possibile grazie all’azione antibatterica dell’uva ursina e all’azione diuretica del tarassaco. Il corbezzolo, Arbutus unedo, è diuretico, astringente e antisettico e viene utilizzato spesso insieme o in modo alternato con l’uva ursina.