Verbasco, Verbascum thapsus, anche noto come tasso barbasso, è una pianta medicinale della famiglia delle Scrofulariaceae. Già noto agli antichi, infatti Plinio prescriveva il verbasco nelle affezioni delle vie aeree mentre Santa Ildegarda consigliava, in caso di laringotracheiti, un decotto di fiori di verbasco e malva, oggi il verbasco viene considerato un rimedio contro le affezioni delle vie respiratorie grazie alle proprietà fluidificanti, espettoranti, antinfiammatorie e sedative della tosse. Puoi quindi utilizzare il verbasco per trattare faringiti, laringiti, tracheiti, bronchiti e raffreddori, sindromi influenzali, afonia, raucedine. Il verbasco si dimostra utile anche per trattare afte o altre irritazioni del cavo orale ma anche problemi della pelle come piaghe, ulcere, scottature ed emorroidi e, grazie alle proprietà antispasmodiche, asma, crampi e nevralgie. Vediamo come si può assumere il verbasco.
Infuso per via interna
Per combattere malattie da raffreddamento e disturbi delle vie aeree puoi ricorrere all’infuso di verbasco. Metti in infusione per dieci minuti due cucchiai di fiori, freschi o secchi, per litro di acqua. Filtra bene in quanto è necessario rimuovere tutti i residui della pianta che altrimenti andrebbero ad irritare le mucose della bocca. Bevi 3-4 tazze al giorno.
Decotto per uso esterno
Porta ed ebollizione un litro di acqua insieme a 4 cucchiai di fiori secchi, lascia bollire per 3 minuti poi filtra e lascia intiepidire. Utilizza per impacchi sulla pelle in caso di ulcere, ferite o bruciature ma anche impacchi locali in caso di nevralgie, per gargarismi in caso di afte o irritazioni del cavo orale oppure per semicupi in caso di emorroidi.
Tintura madre
Il verbasco può essere assunto, in caso di affezioni delle vie aeree, anche sotto forma di tintura madre, 30-40 gocce 3-4 volte al giorno lontano dai pasti in un bicchiere di acqua.