La vitamina C, o acido ascorbico, è una sostanza indispensabile per la vita, idrosolubile e che va introdotta con l’alimentazione o attraverso integratori in quanto l’organismo non è in grado di produrla. La vitamina C è un potente antiossidante, come provato da studi scientifici (Vojdani et al, Cancer Detect Prev, 2000 o Padayatty et al, J Am Coll Nutr, 2003), supporta il sistema immunitario e protegge le cellule dall’azione dannosa dei radicali liberi. La vitamina C abbassa la pressione favorendo il rilassamento dei vasi sanguigni (Ettarh et al, Can J Physiol Pharmacol, 2002) e proteggendo in questo modo anche la salute del sistema cardiovascolare. Non solo, questo tipo di vitamina favorisce la produzione di energia a livello cellulare, sostiene il lavoro dei muscoli, promuove la sintesi di noradrenalina, che è un neurotrasmettitore che gioca un ruolo nel determinare il buonumore, neutralizza le sostanze tossiche favorendone l’eliminazione e facilita l’assorbimento del ferro fornito dall’alimentazione e che si può presentare in forma poco assimilabile, come nel caso dei legumi. Ma la vitamina C ha anche un ruolo nella conservazione del peso corporeo e nel contrastare il grasso che si può accumulare sul giro vita in seguito allo stress e agli zuccheri circolanti nel sangue, infatti la vitamina C aiuta ad aumentare la resistenza allo stress e a regolare la glicemia (Afkhami-Ardekani, Indian J Med Res, 2007 o anche Kodama et al, In Vivo, 1993). Infine, la vitamina C stimola la produzione di collagene e contribuisce ad assicurare compattezza ed elasticità della pelle ma anche la salute di ossa, denti e cartilagini (Boyera et al, Int J Cosmet Sci, 1998). Visti gli effetti benefici della vitamina C è anche possibile comprendere quanto sia importante la sua assunzione giornaliera, che dovrebbe essere tra i 65 mg e i 90 mg al giorno attraverso gli alimenti o, in caso di carenza, anche attraverso integratori. La vitamina C non si accumula nell’organismo in quanto è idrosolubile ma comunque quantità eccessive di vitamina C, oltre i 200-300 mg, possono provocare degli effetti collaterali, come un’aumentata produzione di ossalati e quindi rischio di calcoli ai reni, ma anche nausea, mal di stomaco o crampi. In generale comunque con una dieta varia non si va incontro a questi rischi. Vediamo ora gli alimenti che contengono vitamina C (Tratti da Medicina Naturale dalla A alla Z, Bruno Brigo).
Alimenti molto ricchi di vitamina C (più di 100 mg per 100 grammi)
cavolo verde, i cavolini di Bruxelles, il ribes nero, rosa canina, paprica, rafano e broccoli.
Alimenti ricchi di vitamina C (50 e 100 mg per 100 grammi)
la papaia, il kiwi, la fragola, il succo di arancia, il limone, l’arancia, il crescione, finocchio, cavolfiore.
Alimenti a medio tenore di vitamina C (10-50 mg/100g)
aglio, porro, pompelmo, prezzemolo, mango, ribes rosso, lampone, pomodoro, asparago, mora, avocado, rapa.
Alimenti a basso contenuto in vitamina C (meno di 10mg/100 g)
Latte vaccino.