Se c’è silenzio, lascia che aumenti, qualcosa emergerà. Se c’è una tempesta, lasciala ruggire, si calmerà. Questo è un detto taoista, espresso più di 2500 anni fa da Laozi, un filosofo cinese considerato il padre del taoismo. Ma come può un detto così antico venirci in aiuto oggi? Vediamo di capire meglio e approfondire come applicare questa antica filosofia alla vita quotidiana, perché possa darci un aiuto quando dobbiamo prendere delle decisioni difficili, o quando tutto sembra schiacciarci e non vediamo una via d’uscita o semplicemente quando andiamo troppo di fretta.
Wu wei e il principio di non resistenza
Nella vita di tutti i giorni ci stressiamo a correre dietro a soluzioni spesso impossibili o ci arrovelliamo il cervello per cercare di capire qualcosa che ci sfugge, spesso veniamo messi sotto pressione da problemi e dubbi, grandi o piccoli. Quante volte ti sarà capitato di voler cercare a tutti i costi un modo per risolvere un problema e non trovarlo? O di non sapere quale decisione prendere? E quante volte, nonostante tutti i tuoi sforzi, non hai ottenuto quello che volevi rimanendo triste e deluso? Ecco, il principio di non resistenza, di cui il detto che abbiamo visto all’inizio fa parte, può essere un modo per affrontare la vita. Non lottando contro corrente, ma aspettando. A questo principio si collega il wu wei, che significa imparare a fluire o non azione (Zu et al, International Journal of Corporate Social Responsibility, 2019). Questo è quello che il taoismo insegna. Imparare ad accettare che dentro di noi ci sia inquietudine, preoccupazione ma anche gioia o serenità, accogliere questi stati d’animo e non giudicarli. Lasciar fluire le cose e le situazioni, davanti a un problema non sforzarsi di trovare subito la soluzione ma fare il vuoto.
Non significa passività
Se wu wei e principio di non resistenza insegnano a non agire d’impulso e con forza su cose e persone che ci circondano, questo non significa che portino alla passività e alla rassegnazione o anche all’attesa infinita e alla valutazione senza risultato. Non è così e indicano ben altro. Andando con la corrente, senza indirizzare la nostra energia a un continuo logorio mentale, teniamo le forze per quando dovremo agire davvero. Nell’attesa i nostri talenti e le nostre risorse possono venire a galla e, in modo spontaneo, la soluzione del problema che ci assilla sarà chiara, la scelta da compiere sarà semplice, senza sforzo. A questo punto l’azione non richiederà fatica alcuna e noi avremo raggiunto quella fiducia in noi stessi che ci permette di fermarci, attendere e agire solo quando è il momento. Come è stato dimostrato da studi scientifici, applicare il principio del wu wei ha permesso di ottenere una mente adattabile, che quindi non combatte la realtà ma si fa tutt’uno con essa permettendo al corpo di risparmiare energie, e abile, capace di trovare soluzioni efficaci (Banner et al, Issues Ment Health Nurs, 2018). Del resto, quando nevica molto e la neve si accumula sui rami degli alberi, cosa accade? I rami più flessibili, come quelli del salice, quando il peso della neve minaccia di spezzarli si piegano e fanno scivolare via la neve. I rami più rigidi e forti, come quelli della quercia, invece, si rompono. Proprio questo venne osservato secoli fa da un medico giapponese, Shir?hy?e Akiyama, e questo è diventato il simbolo del principio di non resistenza, della flessibilità e dell’adattabilità, che non ti portano a fallire ma, al contrario, a sopravvivere.